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Gestione servizio rifiuti, c’è l’interrogazione di Forza Italia. Fracchiolla: «Che accade per tempistiche e verifiche preventive?»

La capogruppo: «Se ne discuterà nel Consiglio comunale di questo pomeriggio»

«Si apprende dalla stampa, in data odierna che, relativamente alle tempistiche del passaggio, in capo alla RTI, nuova aggiudicataria, del servizio raccolta rifiuti, nella città di Andria, il termine previsto per il 30 marzo, già prorogato al 1 giugno, è stato, nuovamente – e ci si augura, definitivamente – spostato al 1 luglio, per non meglio precisate esigenze della RTI». A parlare in una nota il capogruppo di Forza Italia, Donatella Fracchiolla, che nei giorni scorsi aveva presentato una interrogazione e calendarizzata nel Consiglio comunale che si svolgerà oggi.

«Oltre alle tempistiche, tuttavia, il Sindaco, oggi, dovrà pronunciarsi anche relativamente alle “verifiche propedeutiche”, prescritte quale condizione preliminare per l’attribuzione del servizio in capo alla nuova aggiudicataria e alle conseguenze in caso di riscontro negativo, secondo quanto previsto dal disciplinare di gara all’art. 23, nonché dal codice degli appalti, all’art. 32, comma VII, in merito alla efficacia della aggiudicazione – spiega ancora Fracchiolla – L’evidente inadeguatezza di questa amministrazione, nella guida di una realtà complessa quale quella andriese, dove la gestione del servizio rifiuti con i ritardi che ne sono conseguiti è solo una delle tante evidenze, ha convertito, oramai, anche l’ultimo dei sognatori, che vedeva nel cambiamento la panacea di tutti i mali».

«Giunti al timone, con il volto nuovo, giovane e donna della miglior espressione cattocomunista, una buona parte degli amici di sinistra si ostina a preferire, ai fatti inesistenti, le belle parole; alle realizzazioni delle opere antepongono annunci senza seguito e il confronto e la condivisione diventano un lusso per pochi eletti. Si passa così, giusto per citare gli accadimenti ultimi e più significativi, dalla asserita abilità nel recuperare un riconoscimento al territorio da parte della Maison Gucci, di recente ospite nel maniero federiciano, alla attribuzione arbitraria di tali fondi ad una rosa ristrettissima di Associazioni (pare due sole) – senza dubbio meritevoli, ma – arbitrariamente preferite ad altre, comunque titolate.  Dalla Tari sociale – che di sociale nulla ha – al nuovo regolamento della zona PIP, che legittima una sorta di mercato incontrollato e confonde la zona degli insediamenti produttivi con quella per lo svolgimento delle attività professionali. Dai pasticci sui tributi locali, di cui alle “cartelle pazze” – che torneranno, alla prossima scadenza, a mettere indebitamente le mani nelle tasche dei cittadini andriesi (siamo ancora in attesa di una capogruppo sul tema, richiesta da FI a febbraio e promessa per luglio) – al termine (non prorogato) per il deposito del bilancio di previsione, rimasto inosservato. Dalla apertura della Piscina comunale, invano annunciata quattro mesi fa, alle strade sporche e dissestate o rattoppate, quando va bene. E l’elenco potrebbe continuare».

«A questo si aggiunga che a pensarla così non ci siamo solo noi dell’opposizione, ma finanche parte della stessa maggioranza che, nonostante le ricuciture posticce dell’ultimo secondo, rimane stanca di (alcune legittime) rivendicazioni inascoltate da lato o continua ad essere  mossa dalla necessità di mercanteggiare qualche favore, dall’altro e batte i piedi, punta il dito e incrocia le braccia, aspettando un’inversione di rotta che non arriva. Cui prodest?”».

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