Entro il mese di maggio sarà completato il collaudo dell’asse viario principale sulla SP2 tra Andria e Montegrosso. Slitta di qualche settimana la riapertura del tratto, già rimodernato, che attualmente si percorre sulle complanari completamente disastrate. La fine delle attività di collaudo erano previste per fine aprile, come annunciato a margine di un incontro ad inizio mese in Prefettura, ma alcune ulteriori lungaggini burocratiche hanno fatto posticipare il via libera definitivo alla riapertura dei circa 9 chilometri già completati tra la città federiciana e la borgata. L’accesso a Montegrosso è il vero nodo di una vicenda che ormai si trascina da anni e cioè da quando sono partiti i lavori circa sei anni fa. Al momento l’accesso ad uno dei borghi inserito tra i più belli d’Italia e tra quelli della salute, sarà assicurato direttamente dalla rotatoria che resta però una soluzione provvisoria. Dopo la riapertura del tratto più consistente della strada ammodernata resteranno 500 i metri veri e propri di cantiere. Qui i lavori dovrebbero continuare in attesa di completare la progettazione e l’acquisizione di finanziamento regionale della soluzione alternativa di accesso al borgo.

Nel frattempo però percorrere quell’arteria è sempre più complesso: le complanari restano disastrate e difficilissime da percorrere a causa delle profonde ed insidiose buche mai realmente sistemate. Le stesse complanari saranno tra gli interventi di completamento delle opere subito dopo la riapertura del tratto principale che, si spera, possa avvenire entro maggio e non oltre. Il rischio è il procrastinare una situazione di grande pericolo per gli automobilisti.