Home Politica “Centrare le periferie”, Grumo: «Quale è il destino con l’amministrazione Bruno?»

“Centrare le periferie”, Grumo: «Quale è il destino con l’amministrazione Bruno?»

La nota del consigliere comunale di opposizione

Così in una nota il consigliere comunale Gianluca Grumo.

«Dopo aver letto le dichiarazioni dell’attuale assessore ai Lavori Pubblici Loconte in merito alla ripresa delle procedure di gara per la costruzione della nuova scuola “Jannuzzi” e all’avvio della manutenzione straordinaria di una parte significativa della viabilità cittadina, appare necessario fare alcune puntualizzazioni.

La continuità amministrativa deve essere il faro che guida l’azione di ogni amministratore. Fatta questa premessa, voglio ricordare, nel rispetto di questo sacro principio, che la precedente Amministrazione Comunale di Andria ha partecipato ad un Bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri a cui potevano accedere solo i capoluoghi. Andria, indipendentemente da coloro che la rappresentavano, si è battuta per coinvolgere gli altri Capoluoghi a partecipare e non perdere il finanziamento.

Il progetto dei tre comuni co-capoluogo della BAT, con Andria capofila, è risultato vincente ed è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso il finanziamento “Centrare” le periferie. La resilienza come opportunità per un territorio policentrico.

Gli ambiti di intervento per le tre città capoluogo comprendono prevalentemente aree periferiche. Le periferie, da criticità urbane, portatrici di marginalità e generatrici di conflitti, assumono un ruolo fondamentale nel processo di cambiamento che caratterizza le tre città, oggi praticamente unico capoluogo di Provincia.

Già da quel momento, per Andria, si individuarono tutte le zone di Edilizia Economica e Popolare, le aree di edilizia abusiva soggette a recupero e l’area contermine l’ex macello, la zona S.M. Vetere con la scuola Jannuzzi. Un intervento con alta valenza sociale era proprio quello dell’edificio scolastico Jannuzzi che rispondeva alle necessità del quartiere di Santa Maria Vetere. Così come il completamento del riuso dell’Ex Mattatoio che, nel rispetto del suddetto principio di continuità amministrativa, risultava essere un’attività avviata già dall’Amministrazione Zaccaro.

Tuttavia, mi permetto di riportare le parole dell’epoca del Sindaco Giorgino: «Per la nostra città siamo riusciti – rispettando le rigide regole del Bando che imponevano un consumo di suolo pari a zero – ad inserire opere non eclatanti, ma diffuse che rispondono ai reali e quotidiani bisogni dei cittadini: la sicurezza, l’illuminazione e l’istruzione per i propri figli. Di questi bisogni l’Amministrazione è riuscita a farsi interprete cogliendo, non senza fatica, l’opportunità del Bando e superando una competizione che ha riguardato quasi tutti i capoluoghi italiani. Non dimentichiamo, infatti, che Andria è stata dodicesima a livello nazionale rispetto ai 24 progetti finanziati nella prima tranche…». Tra l’altro, parlano gli atti, ossia la graduatoria del finanziamento pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 5 gennaio 2017. La verità delle cose va ripristinata, troppe volte si mistifica o si tende a dimenticare».

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