«Apprendiamo da un comunicato stampa di alcune critiche sollevate da “Generazione Catuma” nei confronti dell’assessore Viviana Di Leo. Critica pretestuose, che entrano in conflitto con le loro stesse dichiarazioni». Interviene così in una nota il consigliere comunale Mirko Malcangi.

«Se l’accusa è di non avere idee per i giovani, ci spieghino perché poi chiedono chiarimenti proprio su un’idea di questo assessorato e di questa amministrazione: l’istituzione di un festival dei giovani. Un festival voluto fortemente dall’Assessorato e dal Sindaco, proprio per dare centralità ai giovani nella programmazione culturale della città. Perché non basta riaprire l’Officina San Domenico per ricreare quel fermento giovanile che si era perso. La riapertura dell’officina San Domenico è stata solo l’inizio, il progetto è partito, è attivo è ha ridato dignità ad un luogo che era stato dimenticato ed abbandonato dall’amministrazione precedente. Bisogna restituire ai giovani di questa città tutti gli spazi possibili per renderli protagonisti. E il festival dei giovani è uno di questi. La scelta del Sindaco di affidare la delega alle politiche giovanili all’assessora Di Leo, una delega inesistente negli anni precedenti, è un chiaro indirizzo politico: ridare centralità e ascolto alla componente giovanile di questa città. Ma anche in questo caso, non basta. Non basta istituire un assessorato ad hoc, bisogna anche trovare le risorse. Risorse che il gruppo di maggioranza, PD, Futura, ABC e AndriaLab hanno voluto ed ottenuto con un emendamento specifico proposto in Consiglio Comunale, proprio per garantire che alle idee seguissero i fatti.
E i fatti ci sono stati. E ci saranno. E i giovani, tutti i giovani, dovrebbero difenderli nel loro interesse».