Scarso supporto dato dall’apparato amministrativo al lavoro dei Dirigenti Scolastici. E’ questa una delle frasi incriminate ed inserite nella relazione alla legge di Bilancio 2022 che ha fatto scattare la protesta culminata oggi con uno sciopero generale del mondo scuola indetto dai sindacati e che ha avuto una discreta adesione in particolare tra il personale ATA. Lavoratori del mondo della scuola spesso sottovalutati ma che oggi, con la loro assenza, hanno difatto interrotto l’attività scolastica di alcuni istituti come per esempio il comprensivo “Verdi-Cafaro” ad Andria. Cancelli chiusi ed uno striscione eloquente “Personale ATA: siamo in…visibili”. Una protesta che ha avuto proprio il suo culmine nell’istituto andriese in cui l’adesione è stata pressochè totale. «Offesi circa 55mila lavoratori del comparto – spiegano i sindacati – solo chi non ha mai messo piede in un istituto non conosce l’enorme carico di lavoro che le segreterie, i DSGA ed il personale ausiliario svolgono giornalmente». Un carico di lavoro, dicono ancora i sindacati, enormemente aumentato anche in occasione della pandemia quando, «senza il supporto amministrativo ed ausiliario, il complesso sistema delle scuole sarebbe crollato».

Secondo i sindacati queste frasi scritte nella relazione alla legge di Bilancio servono essenzialmente a giustificare l’incremento del Fun (Fondo unico nazionale) e che ha l’obiettivo di adeguare la retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici in relazione alla complessità e alla gravosità delle attività che sono chiamati a svolgere. Il personale ATA della “Verdi-Cafaro”, in una nota esplicativa per l’adesione allo sciopero, rimarca anche che esiste un altro importante problema e cioè quello dell’incertezza sulla proroga dei contratti al personale ATA sul cosiddetto organico Covid. Il Governo ha infatti stanziato 300 milioni di euro per prorogare i contratti Covid dei docenti ma si è completamente dimenticato del personale ATA. Adesione totale nell’istituto andriese ed adesione più compassata in altri istituti sul territorio per uno sciopero generale del mondo scuola che ha visto una buona partecipazione del personale ATA ma molto più scarsa per quel che concerne i docenti.