La storia di un personaggio fantastico di nome Crip ha entusiasmato tutti gli alunni della scuola dell’infanzia accompagnandoli in un percorso educativo-didattico improntato sull’importanza dell’emotività infantile. Ogni bambino, in età prescolare è in grado di provare empatia, paura, collera, gelosia, è capace di offrire aiuto, soccorso e solidarietà. Tutte queste esperienze costituiscono un insieme di emozioni “positive” che variano nella loro manifestazione a seconda del contesto, delle cause e delle modalità in cui vengono gestite, diventando un laboratorio educativo molto interessante per docenti e genitori.
L’esperienza di Crip, un extraterrestre arrivato nella nostra scuola con l’astronave in panne a causa di un guasto, ha messo a fuoco emozioni essenziali della vita di ogni bambino, fino ad arrivare a far comprendere e vivere il concetto dell’amicizia, quella vera, carica di emotività, basata sul rispetto dell’altro, sulle regole sociali, sulla sincerità, sulla fiducia e sulla disponibilità reciproca, componenti importanti dello sviluppo armonico di un bambino.
“Il principio della continuità dell’esperienza significa che ogni esperienza riceve qualcosa da quelle che l’hanno preceduta e modifica in qualche modo la qualità di quelle che seguiranno”. (J. Dewey)