Home Attualità La “storia” protagonista questa sera con l’A.N.P.I. di Andria

La “storia” protagonista questa sera con l’A.N.P.I. di Andria

A partire dalle 19 presso l’area esterna del Chiostro “San Francesco”

Questa sera ad Andria, a partire dalle ore 19,00, presso l’area esterna del Chiostro “San Francesco”, sarà presentato il volume “Deportati, Internati Militari, Partigiani e Vittime della vendetta tedesca della Provincia di Barletta-Andria-Trani”, di Pati Luceri e Roberto Tarantino.

La prof.ssa Gemma De Chirico, presidente della Sez. A.N.P.I. di Andria, dialogherà con gli autori. Modererà l’incontro il prof. Maurizio De Giglio, segretario della Sez. A.N.P.I. di Andria. L’evento, meritevole sotto il profilo dell’interesse sociale e storico-culturale, nasce sotto il patrocinio morale dell’A.N.P.I. Bat e con il patrocinio della Città di Andria. L’incontro vedrà la partecipazione del primo cittadino di Andria, il sindaco avv. Giovanna Bruno, la partecipazione straordinaria di Pasquale Gissi, un ex internato militare, ultracentenario.

Il volume, scritto a quattro mani dal prof. Ippazio Antonio “Pati” Luceri, e dal prof. Roberto Tarantino, è un poderoso lavoro di ricerca storica, sui tanti, spesso sconosciuti, internati militari, deportati, partigiani e, in generale, vittime della follia nazifascista che la nostra terra piange. Spesso, si è affermato, con una certa convinzione, che il contributo del Meridione d’Italia alla lotta di liberazione e alla Resistenza sia stato quasi nullo e che le vittime, e le stragi, fossero avvenute e fossero appannaggio solo del Centro Nord. Questo volume, con i suoi 4506 nomi spalmati tra le 608 pagine, restituisce una verità storica diversa che, evidentemente, rende la nostra terra orgogliosa del massiccio contributo offerto per guadagnare, alle generazioni future, la libertà. Tutto questo, sotto l’egida dell’A.N.P.I. che «è da sempre in prima linea nella promozione della memoria della Resistenza e nella custodia e nell’attuazione dei valori della Costituzione».

Queste iniziative, oggi, sono tanto più importanti qualora si pensi che valori quali libertà, uguaglianza, solidarietà sono costantemente sotto attacco, da più parti, per mancanza di coscienza storica e per un malcelato senso di arroganza, social ed ideologica, prima che politica ed istituzionale. Nel nostro Paese, e in tutta Europa, assistiamo al proliferare di pulsioni populiste e nazionaliste, quando non dichiaratamente fasciste, e questo non può essere sottovalutato, ma ci deve indurre a riscoprire il vero spirito di patria, con il rispetto di quei valori che, prima che nella Costituzione, sono scritti nella nostra storia.

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