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Confcommercio Andria chiede abbattimento di Tari e Tosap

Sinisi: «Se non si interviene tra poco in dissesto tutte le partite iva»

Le attività commerciali e produttive sono davvero in ginocchio. La Confcommercio di Andria torna a chiedere all’amministrazione comunale di Andria interventi sulle tariffe, Tari e Tosap. In particolare, sulla tassa relativa ai rifiuti serve una revisione del calcolo dal momento che la maggior parte delle attività commerciali, colpite da restrizioni, produce una quantità sicuramente inferiore di rifiuti. Così come serve un abbattimento della tassa sull’occupazione del suolo pubblico vista la contrazione se non lo stop nelle vendite sia dei pubblici esercizi che degli operatori ambulanti.

“Serve un intervento deciso dell’amministrazione comunale dal punto di vista delle tariffe perché dopo più di un anno in cui le attività subiscono l’altalena delle aperture non possono anche per il 2021 per intero le tasse comunali. Sappiamo che il Comune è in pre-dissesto m se non si abbattono i costi e non si attuano politiche a favore del commercio in dissesto tra poco andranno tutte le partita iva. Sul fronte ristorazione, per esempio, pizzerie, pub e ristoranti stanno lavorando meno e di conseguenza stanno producendo molto meno rifiuti . Perché vengono chiamati anche per quest’anno a pagare le medesime cifre? Apprendiamo dalla stampa che stanno per arrivare ad Andria contributi economici dal governo centrale per ridurre il debito, perché non si stanzia un tesoretto per i titolari di pubblici esercizi e partite iva?”, osserva Claudio Sinisi, presidente di Confcommercio Andria.

“I ristori messi a disposizioni non adeguati alla situazione drammatica che stanno vivendo le attività commerciali che comunque vogliono semplicemente ritornare al proprio lavoro, senza più restrizioni o sospensioni. Serve un cambio di passo, noi della Fipe torniamo a ribadirlo. Siamo reduci già da un lungo periodo di chiusure forzate e ora ci apprestiamo a subire i danni di un’ennesima festività senza ristoranti. Il compito delle istituzioni è garantire una prospettiva certa e ravvicinata di riapertura”, conclude Gabriele Leonetti, presidente Fipe ristorazione di Confcommercio Andria

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