In una mano la valigia da viaggio, simbolo del nomadismo che caratterizza la loro professione, nell’altra l’omaggio floreale che da tradizione veniva consegnato alle fine delle loro esibizioni. I lavoratori dello spettacolo sono tornati a manifestare, ad un anno di distanza dall’inizio della pandemia e dalla chiusura di cinema, teatri, palestre e luoghi della cultura. Lo hanno fatto a Barletta, sulle scale del “Curci”, aderendo alla mobilitazione nazionale che nel pomeriggio li ha portati in piazza Prefettura, a Bari.
Sono insegnanti, musicisti, cantanti, attori e danzatori. Chiedono di poter tornare a lavorare in sicurezza ma anche misure di sostegno adeguate ad un settore messo completamente in ginocchio dall’emergenza sanitaria. Tra i manifestanti anche un gruppo corposo da Andria: (APS – ASD SIPARIO di Riccardo Confalone; ASD DANZARTE di flora tesoro e nunzia carpino; ASD IN PUNTA DI PIEDI di Ilde Inchingolo; ASD centro teatro danza di Dora Martinelli; ASD STELLE DANZANTI di Arianna Prasti).
«Tornare a lavorare si può – spiegano a Barletta – rispettando le norme di sicurezza imposte dalla pandemia». Non è solo il Governo nazionale ad essere chiamato in causa per il sostegno alla categoria dei lavoratori dello spettacolo. «Anche i Comuni e le loro amministrazioni – dicono a Barletta – hanno il dovere di dare il loro contributo».