Dopo aver avviato il costante monitoraggio dell’aria con una centralina mobile, l’ARPA Puglia, con il centro regionale aria, ha avviato anche i campionamenti dei terreni circostanti l’area interessata dall’incendio ad un capannone industriale di Andria avvenuta nella serata di domenica 21 settembre. I tecnici dell’Arpa, accompagnati da agenti di Polizia Locale, hanno effettuato i campionamenti di monitoraggio questa mattina dopo aver realizzato, nei giorni scorsi, una modellistica in relazione alla rosa dei venti nel periodo dell’incendio per comprendere esattamente lo spostamento delle polveri diffuse.

I tecnici si sono concentrati su di un’area a sud est del luogo dell’incendio tra Andria e Barletta in otto punti specifici di monitoraggio scelti sul terreno ed individuati attraverso l’andamento di fumi e polveri. Si cercano eventuali diossine o metalli. Dopo il campionamento di questa mattina che ha impegnato per diverse ore i tecnici Arpa, ora ci saranno le analisi eseguite all’interno dei poli specializzati dell’agenzia di Brindisi e Taranto. Successivamente, dopo i risultati, si potrebbero prendere eventualmente ulteriori provvedimenti da parte delle istituzioni competenti.

«Tutti sappiamo – ha voluto specificare Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia – che la via principale per l’esposizione umana agli inquinanti non è quella inalatoria bensì quella alimentare. Dunque è massima l’attenzione proprio alle produzioni agricole rientranti nell’area ritenuta di prima ricaduta delle emissioni prodotte dall’incendio, valutando, in via precauzionale, l’inibizione del consumo dei prodotti ortofrutticoli coltivati nell’area medesima».