«Sappiamo bene che durante la campagna elettorale, purtroppo, alcuni politici lanciano proposte solo per raccogliere il consenso non preoccupandosi dei reali effetti di quanto promesso. Dal centro centro centro sinistra andriese, ci si sarebbe potuto aspettare di tutto ma questa volta hanno superato ogni limite. La proposta lanciata dalla candidata Bruno durante questa campagna elettorale non ha nulla a che vedere con il sostegno alle imprese, con la risoluzione delle problematiche della zona Pip attraverso proposte concrete. Niente che riguardi l’emigrazione giovanile e una strategia per ridurne i terribili effetti e nemmeno una proposta reale per la gestione del debito, se non la volontà di dichiarare il dissesto». Interviene così, in una nota, Laura Di Pilato candidata a Sindaco di Andria alle prossime elezioni.

«Nulla che si proponga di risolvere l’ampia evasione delle imposte che affligge questo comune rendendo vana qualunque progettazione poiché, come in un buco nero, tutto viene risucchiato dalla mancanza di coperture finanziarie. Niente di tutto ciò.

La candidata Bruno, guidata dalle personalità politiche che per 20 anni hanno amministrato Andria regalandoci continue dimissioni, propone la “pace fiscale” e cioè la più grande bugia raccontata ai cittadini.

La pace fiscale nel concreto significherebbe il fallimento totale dell’ente comunale. Come si riuscirebbero a garantire i servizi adeguati per i cittadini senza il flusso di cassa necessario a coprirli? Ma soprattutto quale messaggio la politica si incarica di dare alla propria cittadinanza? Quello per cui, chi ha sempre pagato regolarmente, in realtà è stato uno stupido al contrario di chi potendo ha evaso le imposte? Questo è il modello di città che immagina la candidata Bruno? Una città in cui i furbi vanno avanti a danno degli onesti?

Ancora una volta nessuna proposta reale per i cittadini realmente in difficoltà, quelli a cui non si può chiedere di svolgere lavori socialmente utili in stile reddito di cittadinanza. Chi pagherebbe le assicurazioni per permettere loro l’espletamento di questi servizi? Con quali metodi verrebbero assunti? E soprattutto: quale dignità si offre a queste persone?

Il lavoro deve essere sempre retribuito secondo i contratti nazionali e nel rispetto di tutte le norme previste dalla legge.

Ancora una volta il centro centro centro sinistra andriese mostra la sua incapacità di governare e progettare abbassandosi al più becero populismo simil salviniano (con proposte non così tanto distanti).

Noi vogliamo aprire un tavolo di concertazione con la cittadinanza studiando interventi a sostegno di coloro che realmente non possono permettersi di pagare e costruendo opportunità perché possano formarsi, trovare lavoro e diventare cittadini capaci anche di adempiere ai propri doversi fiscali. Non promettiamo mance e mancette.

Questo significa amare realmente Andria. Il resto è solo propaganda elettorale di una classe politica che non vuole mollare il proprio spazio di potere».