E’ stata pubblicata lo scorso 31 luglio dalla rivista online “Amazing Puglia” la classifica delle città pugliesi più vivibili prendendo in esame i 70 comuni più importanti della regione in base ai seguenti indicatori:

1) Stabilità amministrativa;
2) vivacità culturale e imprenditoriale;
3) presenza di infrastrutture.
4) qualità della pubblica istruzione e presenza di corsi universitari;
5) aree verdi e piste ciclabili;
6) progetti presentati e/o finanziati;
8) sicurezza e ordine pubblico;
9) qualità dei trasporti pubblici;
10) attenzione verso i disabili;
11) servizi ai turisti;
12) qualità dell’offerta della ristorazione;
13) indici della raccolta differenziata;
14) possibilità di fare shopping;
15) cura e decoro dei centri storici.

La città di Andria si piazza in 26^ posizione a dimostrazione dell’alto potenziale inespresso del comune federiciano. Servizi ai turisti non sufficienti, cura e decoro del centro storico quasi inesistente, stabilità amministrativa utopica e infine l’assenza di sicurezza e ordine pubblico in attesa della nuova Questura. La città più vivibile è Bari, a seguire Monopoli, Lecce, Trani (la prima nella Bat) e Brindisi. Bene anche Barletta 15^ e Bisceglie 18^.

Bari è l’unica vera città pugliese che negli ultimi 20 anni ha subito un clamoroso miglioramento su tutti i fronti: sicurezza, parchi e ciclabili, vita notturna, qualità della ristorazione, livello dell’offerta formativa, opportunità di fare business, servizi ai turisti.

Emerge infine piuttosto chiaramente dalla Top 70 che la vivibilità si annida ben volentieri nei piccoli (e medi) borghi, che dopo essere stati scoperti dai turisti stranieri sono stati riscoperti anche dai pugliesi: Locorotondo, Mesagne, Trani, Maglie, Corigliano d’Otranto, Cisternino, Monopoli sono tutti centri rinati grazie al recupero o alla valorizzazione del loro centro storico.