«Ogni giorno Nino Marmo si sveglia e pensa a qualcosa di eclatante da dire per far dimenticare agli andriesi i 9 anni in cui assieme a Giorgino ha lavorato per mettere Andria in ginocchio.

Ieri è stata la volta del sottovia. Marmo ha proposto di realizzare un sottopassaggio tra via Bisceglie e via Mozart, sotto la stazione di Andria Sud, “per consentire l’attraversamento veicolare e pedonale in sicurezza”.

Ha proposto di farlo modificando il progetto di interramento della ferrovia, usando fantomatici e non quantificati fondi “rivenienti dalle economie dei ribassi d’asta”.

Ora, capiamo che siamo in campagna elettorale, però non è che proprio può valere tutto. A parte la dubbia utilità di un sottopassaggio a pochi metri dal ponte di via Bisceglie, riteniamo che Nino Marmo sia troppo avveduto di queste cose per non sapere che il progetto d’interramento è ormai prossimo a partire, ed è impossibile dal punto vista amministrativo e burocratico, modificarlo. Siamo seri, via.

Nino Marmo invece di inviare lettere con idee confuse a destra e a manca, farebbe bene ad inviare una sola lettera, ma agli andriesi, in cui spiega come mai pur avendo avuto il progetto davanti agli occhi per decenni, si sia ricordato di questo sottovia solo ora, e il perché di tutti i rallentamenti che il progetto ha dovuto subire a causa dell’inefficienza della maggioranza di cui faceva parte.

Certo, molte persone hanno la memoria corta, ma fino a un anno e mezzo addietro ci arrivano, e si ricordano benissimo che Marmo è stato parte organica della maggioranza del disastro.

Farebbe bene ad accettarlo, perché se ogni mattina continuerà a svegliarsi e a pensare a qualcosa di eclatante da dire per far dimenticare agli andriesi i 9 anni in cui assieme a Giorgino ha lavorato per mettere Andria in ginocchio, a noi toccherà svegliarci per ricordarglielo».