Home Attualità “Ricordati di svegliarti”, mamma Nunzia racconta il suo Ninnì

“Ricordati di svegliarti”, mamma Nunzia racconta il suo Ninnì

Una storia drammatica, una donna che ha deciso di non rassegnarsi al dolore

Un grave incidente stradale, il coma: 19 lunghi anni di buio, sospeso tra la vita e la morte e intorno a lui l’amore di una famiglia, la forza di una madre che non ha mai smesso di credere nel risveglio di suo figlio. È la storia di Emanuele, Ninnì come lo chiamano a casa: nel novembre del 2001 i suoi sogni, da ragazzo di appena 23 anni, finiscono contro un camion, in autostrada. Da allora entra in uno stato vegetativo dal quale non è più uscito. Si spegne la luce e comincia un lungo pellegrinaggio, tra ospedali e centri specializzati d’Italia e d’Europa, nel tentativo di trovare qualcuno in grado di riaccendergliela. Con lui c’è sempre Nunzia, la sua mamma, che nel frattempo comincia ad annotare tutto: un diario di bordo che parla di viaggi della speranza, dottori, burocrazia e di un rapporto con la fede che nel frattempo è cambiato.

Diversi anni dopo lo consegna ad un giornalista, che trasforma i suoi appunti in un libro: si intitola “Ricordati di svegliarti”, scritto a quattro mani da Andrea Colasuonno e Nunzia Catalano. I due autori lo hanno presentato ieri sera ad Andria, nell’ambito di un appuntamento organizzato dal Circolo dei Lettori nella Biblioteca Diocesana.

Una storia vera e certamente drammatica, raccontata da una donna che, nonostante i tanti momenti di sconforto, ha deciso di non rassegnarsi al dolore e di lottare, con e per suo figlio, tenendo gli appunti di un brutto viaggio che purtroppo non è ancora finito.

Il servizio.

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