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Ludoteche chiuse per Covid-19, il grido di dolore di Gloriano: «Da sogno ad incubo»

Prime a chiudere probabilmente ultime a riaprire: il vuoto economico e di azione delle attività per l'infanzia

C’è al lavoro una specifica commissione tecnica presso il ministero dell’Istruzione per studiare come far ripartire anche un settore che sembra esser caduto nel completo dimenticatoio e cioè quello dei servizi per la prima infanzia e delle ludoteche. Luoghi di ritrovo dove naturalmente appare molto complesso riuscire a conciliare la necessaria distanza di sicurezza e la inevitabile socialità, con strutture già provate dalla chiusura di più di due mesi della propria attività e da adeguare ulteriormente per rispettare norme e disposizioni.

Abbiamo incontrato Gloriano che dopo tanti sacrifici era riuscito ad avviare la sua attività ad Andria. Un’attività fatta di intrattenimento per i più piccoli, fatta di spazi ampi e giochi, fatta come detto di socialità e divertimento. Ora però solo bollette ed affitto da pagar, niente più bambini ed il sogno di una vita che rischia realmente di tramutarsi in un incubo.

Si rischia dunque il collasso senza aiuti veri economici da parte del Governo. Ora più che mai è essenziale quella “potenza di fuoco” di cui si è parlato per fronteggiare un declino quasi inevitabile. La commissione tecnica lavora per una ipotetica riapertura per il 1 giugno anche se per Gloriano appare un’idea ancora molto lontana.

Il servizio di News24.City.

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