«Il bazooka del Governo da 400 miliardi per curare l’Italia e soprattutto le imprese non convince e rischia di rivelarsi un boomerang. Il “decreto liquidità” vorrebbe sostenere il sistema produttivo dando un’accelerata sul fronte dei prestiti alle imprese ma contemporaneamente non offre garanzie sui tempi di erogazione del credito». Interviene così, in una nota, l’avvocato Laura Di Pilato.

«Ne deriva che per le richieste fino ai 25 mila euro non è prevista alcuna istruttoria, ma per quelli sopra i 25 mila euro è richiesta la valutazione dei conti delle aziende da parte delle banche che, per quanto obbligatoria, necessariamente finirà per rallentare la corsa alla liquidità garantita in parte dallo Stato. Dubbi però grandissimi si sollevano anche sui termini per la restituzione dei prestiti.
Sta di fatto che le imprese che avranno necessità di accedere a importi superiori a 25 mila euro dovranno affrontare in banca gli ordinari esami di sostenibilità economico-finanziaria, correndo il rischio che le lungaggini burocratiche facciano arrivare il prestito quando per l’azienda ormai è troppo tardi.
Uno strumento che più che curare il nostro paese servirà per indebitare e affossare ulteriormente il nostro tessuto produttivo.
Un appello a tutti i miei cari concittadini è rivolto a sostenere l’acquisto dai negozianti andriesi. Che sia acquisto con consegna a domicilio o da siti on line, sosteniamo la produzione e il commercio andriese soprattutto in questo momento di particolare emergenza. Uniti che la faremo».