«Anche oggi il fabbisogno di DPI non è stato coperto dagli invii della Protezione civile nazionale – dichiara Emiliano. Nel pomeriggio, dalle ore 16 in poi, siamo stati impegnati in una lunghissima riunione in videoconferenza con Roma per stabilire i criteri di ripartizione dei DPI tra le regioni. È stato concordato un criterio che tenga conto del numero complessivo del personale socio-sanitario, comprensivo quindi di tutto il personale degli ospedali pubblici, privati ed ecclesiastici, ma anche di tutti i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta, i medici della continuità assistenziale e tutto il personale socio-sanitario coinvolto nella gestione delle oltre 130 strutture per la cura degli anziani. Questo criterio dovrebbe mitigare gli effetti disastrosi del criterio che fino ad oggi la Protezione civile si è data, senza condividerlo con le Regioni, di ripartire i DPI secondo il numero dei contagiati. Abbiamo anche precisato che il criterio suddetto va anche corretto calibrandolo al numero della popolazione, per evitare che le regioni con il minor numero di dipendenti vengano penalizzate rispetto ad altre a parità di abitanti».

Il dirigente della sezione Protezione civile della Regione Puglia, Mario Lerario, comunica che da ieri a oggi 28 marzo sono arrivate da Roma – Dipartimento Protezione Civile le seguenti forniture: mascherine ffp3 1.335, mascherine ffp2 62.740, mascherine chirurgiche 112.600, mascherine TNT (di tipo Montrasio non a uso chirurgico) 36.000, tute 0, ventilatori 0.

Si ricorda che il fabbisogno giornaliero della Regione Puglia è: mascherine ffp3 33.500, mascherine ffp2 33.500, Tute 21.350, ventilatori meccanici per terapie intensive 408.