Continuano i controlli della Guardia di Finanza inerenti alla commercializzazione dei prodotti sanitari in questo periodo di emergenza per l’epidemia di Coronavirus.

Lunedì scorso i primi controlli in 22 comuni delle province di Bari e BAT portarono al maxi-sequestro di oltre 30mila prodotti tra mascherine protettive, gel e salviette per le mani, commercializzate con modalità fraudolente e truffaldine.

Nelle ultime ore, un’altra operazione portata a termine dalle Fiamme Gialle ha consentito di rimuovere dal commercio oltre 5.300 articoli sanitari: ancora mascherine, detergenti e guanti in lattice, venduti in violazione delle disposizioni dettate dal codice del consumo e in materia di sicurezza dei prodotti.

Ad Altamura e Gravina, prima presso un ferramenta, poi a un commerciante di saponi e detersivi, i militari hanno sottoposto a sequestro oltre 1.000 mascherine di protezione individuale non sicure per la salute dei consumatori, in quanto prive di marcatura e di indicazioni in lingua italiana. Presso due supermercati di Conversano e Polignano, e all’interno di una profumeria di Monopoli, sono state sequestrati oltre 3.300 pezzi tra igienizzanti e guanti in lattice privi di etichettatura in lingua italiana, che non offrivano, quindi, alcuna garanzia sulla loro composizione.

In due farmacie, a Ruvo e Terlizzi, sono state sequestrate circa 750 mascherine non conformi alla normativa in materia di sicurezza e prive del marchio. Infine a seguito di specifiche segnalazioni giunte al numero al 117 da parte di alcuni cittadini, presso due farmacie di Andria e Barletta è scattato il sequestro di altre 260 mascherine. Al termine delle operazioni, i titolari delle attività sono stati segnalati alle competenti Camere di Commercio e ora rischiano una sanzione amministrativa fino a oltre 25 mila euro.