Presunte truffe nella commercializzazione di mascherine protettive e di gel disinfettanti sono state scoperte dalla Guardia di Finanza in 22 comuni delle province di Bari e Bat dove sono state perquisite 30 società.

Durante i meticolosi controlli sono stati sequestrati 30 mila prodotti per un valore commerciale di circa 220 mila euro. I titolari delle imprese commerciali sottoposte a perquisizione, prevalentemente operanti nei settori della produzione di cosmetici e del commercio all’ingrosso, al dettaglio e anche attraverso piattaforme di e-commerce sono di nazionalità italiana e cinese.

L’attività dei militari ha riguardato i comuni di Andria e Minervino Murge per la Bat e ben 20 città della provincia di Bari. Alcune farmacie vendevano mascherine con una percentuale esponenziale di rincaro rispetto al prezzo di acquisto fino al 6.000%. Nello specifico – spiegano gli è emerso che gli esercenti, allo scopo di massimizzare il proprio guadagno, avevano acquistato maxi confezioni di mascherine per poi venderle, dopo averle riconfezionate, in singole bustine trasparenti.

In altri casi sono stati individuati venditori che offrivano gel e salviette igienizzanti per le mani presentandoli, con scritte e simboli ingannevoli sulle confezioni e con messaggi pubblicitari, come prodotti con azione disinfettante.