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Lo sport andriese ad un passo dal baratro: tra aumenti delle tariffe e imposte pubblicitarie

Da marzo le strutture comunali arriveranno a costare oltre 50 euro all’ora

Che la situazione delle casse comunali fosse disastrosa lo si era intuito dal taglio dei servizi come l’assistenza a studenti disabili o all’istituzione della tassa Tosap per i commercianti ambulanti. Ma probabilmente i prossimi provvedimenti dell’amministrazione commissariale potrebbero distruggere uno dei movimenti più importanti della città. Si tratta del movimento “sportivo” con le associazioni che nei prossimi mesi saranno colpite nuovamente con aumenti delle tariffe e nuove tasse.

Una situazione già al limite per un settore che sta vivendo un periodo molto delicato. Si contano sulle dita di una mano le società sportive che possono permettersi l’iscrizione ad un campionato regionale, mentre sono solo tre quelle iscritte ad un torneo nazionale. Per non parlare dei settori giovanili ridotti all’osso e di una squadra di pallamano che si è ritirata dal campionato di serie B.

Dalle ultime indiscrezioni che giungono direttamente da Palazzo di Città potrebbe addirittura esserci il definitivo colpo di grazia per l’intero movimento. Già ad inizio settimana tutte le associazioni hanno ricevuto tramite pec un avviso inerente al pagamento delle imposte e delle tasse dovute in caso di esposizione di mezzi pubblicitari, anche audio, nelle prossime gare ufficiali che si terranno all’interno degli impianti di proprietà comunale.

Un nuovo salasso per le società sportive, ma non è tutto. Infatti dal prossimo mese potrebbero nuovamente variare le tariffe orarie di utilizzo degli impianti sportivi che tra l’altro versano in condizioni disastrose. Si è passati dai 5 euro ai 17.50 euro all’ora, più del triplo nell’arco di un anno, ma da marzo la tariffa potrebbe subire un aumento esponenziale, sino a 52,50 euro all’ora.

Costi che al momento nessuna delle società sportive andriesi potrebbero permettersi in un periodo che è già delicato dal punto di vista economico. Scelte discutibili quelle del Commissario Tufariello che ha già dimostrato, a causa del suo “sporco” mestiere, di non avere a cuore le sorti degli andriesi e delle associazioni del territorio. Al pari della maggioranza della passata amministrazione che ha scelto il Commissariamento per il bene della città. Una città in ginocchio che rischia di perdere anche un veicolo di valori come lo sport.

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