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Svastica ad Andria, Cassano: «Si va perdendo memoria, e con essa ogni freno»

L'intervento del presidente della Corte di Appello di Bari

«Oggi non si esita a recuperare i temi della xenofobia, del razzismo antisemita, del suprematismo bianco e della sopraffazione, mentre per le strade i neofascisti assaltano omosessuali ed immigrati. A Brescia la porta di una chiesa è stata imbrattata con la svastica, e nel giorno della Shoah, vicino Cuneo, abbiamo rivissuto la vergogna della scritta ‘Juden hier’, mentre il 15% degli italiani dichiara di non credere alla verità della Shoah. Si va perdendo memoria, e con essa ogni freno». Lo ha detto il presidente della Corte di Appello di Bari, Franco Cassano, in occasione della inaugurazione dell’anno giudiziario, riferendosi a scritte nazista e svastiche recentemente apparse sui muri di diverse città d’Italia, compreso quello della cattedrale di Andria.

Cassano ha ricordato che «a seguito di indagini svolte dalla Procura è stata disposta la chiusura della sede cittadina di Casapound e che sono decine le persone indagate per ricostituzione del disciolto partito fascista, oltre che per le lesioni procurate ai manifestanti di un corteo tenutosi il 21 settembre 2018».

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