Erano quasi 3 mesi che non venivano aggiornati i dati della seconda centralina, installata dal Comune in Viale Venezia Giulia, per il monitoraggio della qualità dell’aria nella città di Andria. E purtroppo, come rende noto l’associazione “3Place”, non sono per nulla confortanti.

«La centralina – spiegano i componenti di “3Place” – monitora i seguenti parametri: CO, C6H6, PM10, NO2, PM2.5, O3, SO2 ed alcuni di questi non sono monitorati dalla centralina Arpa di Via Vaccina. Gli unici dati visualizzabili, ossia quelli dell’ultima settimana (se si va indietro sino a fine a ottobre 2019 non si visualizza nulla) ci danno dei valori diversi da quelli di Via Vaccina per ovvie ragioni logistiche, di densità di traffico, di impianti di riscaldamento. E a destare maggiori preoccupazioni sono gli sforamenti di PM10, oltre il limite nei giorni 14, 15 e 17 gennaio. Valori che superano la soglia dei 50 μg/m3). Anche se non superanti i limiti, bisogna tenere sot’occhio i valori di biossido di azoto con picco di 134,30 μg/m3. Questo vuol dire che su quella strada la densità di traffico veicolare è alta e probabilmente è anche inferiore rispetto allo stato di corretta funzionalità del semaforo (attualmente non funzionante). Ma ovviamente il traffico veicolare non è la sola fonte di aumento di tali valori».