«Solo pochi giorni fa, la nostra città è stata oltraggiata con una svastica sul campanile della Cattedrale.
Oggi è il Giorno della Memoria, ovvero il momento dell’anno in cui vengono commemorati quei milioni di esseri umani che sono stati uccisi proprio a causa di quel simbolo». Interviene così, in una nota, Andria Bene in Comune in occasione del Giorno della Memoria.

«A distanza di quasi un secolo, tuttavia, quel periodo storico sembra essere quanto mai lontano dalle nostre vite, così sembrano esserlo i suoi protagonisti. Non stiamo solo dimenticando quanto dolore abbia causato il nazifascismo ai nostri nonni, ma non ricordiamo nemmeno che la comunità ebraica è stata per molti secoli parte integrante della nostra Città.

La prima attestazione riguardante la presenza di ebrei ad Andria risale addirittura al 1294, a cui è seguita nel XV secolo una vera e propria emigrazione di ebrei spagnoli, francesi e tedeschi nella nostra Città. Dove oggi c’è Via Giudea, nei pressi di Porta Nuova, un tempo c’erano la Giudecca e la Sinagoga.

Con il passare dei secoli, la popolazione ebraica andriese si è completamente integrata nella nostra comunità.

Il dramma della Shoah, dunque, ha riguardato anche Andria: in molti hanno perso vicini di casa, parenti, amici e conoscenti solo per il fatto che questi nostri concittadini fossero di un’altra religione.

Non possiamo dimenticare tutto ciò, così come non possiamo permettere che qualcuno possa ancora utilizzare la svastica o alimentare le idee che quel simbolo rappresenta. Ad Andria, così come in ogni altra parte del mondo».