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27 gennaio: è il Giorno della Memoria, ma in programma nessun evento istituzionale

In città sarebbero state necessarie iniziative dopo l'episodio della svastica sulla cattedrale

Tra le 15 e le 17 milioni di persone hanno perso la vita durante la follia dell’olocausto. Ebrei, in numero più consistente, ma la persecuzione riguardò anche rom, disabili, omosessuali, slavi e dissidenti. Basterebbe questo oltre ai racconti dei sopravvissuti ai campi di concentramento, che ormai restano davvero pochi, a far tremare i polsi ed a far pensare quanto questa maledetta storia di metà ‘900, avrebbe necessità di ricordo ed attenzione. Ancor di più in un momento in cui chi “scimmiotta” con questa ideologia o magari ne condivide veramente i principi, ha rialzato pericolosamente la testa.

Ed è per questo, che mai come in questo 2020, è doveroso ricordare il 27 gennaio ovvero il Giorno della Memoria, ovvero il giorno in cui nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. 75 anni fa finiva un incubo tra i più dolorosi della storia moderna. Ed è per questo che le Nazioni Unite hanno scelto questa data che dal 2005 rappresenta proprio una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Nella Provincia BAT sono tanti gli appuntamenti che si susseguiranno in questa giornata per il ricordo. La Prefettura, come di consueto, commemora la ricorrenza a Barletta. Ad Andria, invece, nessun evento istituzionale previsto se non, fortunatamente, singole istituzioni scolastiche che mantengono vivo l’appuntamento. Per il resto nulla. Eppure qualche giorno fa è stato forte il moto di indignazione misto a rabbia per una svastica disegnata sulla facciata della Cattedrale cittadina. Una indignazione che, tuttavia, non ha provocato particolari effetti se non quello di cancellare rapidamente quello scempio. E poi? Nulla. In realtà sarebbe forse stato necessario un appuntamento nella città di Andria visto quanto accaduto, sarebbe stato necessario parlare di quanto accaduto, sarebbe stato auspicabile per tutti un ripasso di quella storia che non si può e non si deve dimenticare. Invece nulla. Oggi è il Giorno della Memoria e quelle milioni di vittime ma anche i sopravvissuti meritano rispetto, ricordo e parole.

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