«Andria Verde è un progetto di grande respiro che ha il duplice scopo di migliorare fortemente la qualità della vita della città e di recuperare un senso civico e di comunità attraverso la messa a dimora di centinaia di alberi e le promozione di attività sociali ad essa collegate». Scrivono così, in una nota, le associazioni Legambiente, 3 Place, Tuttaltro, e Onda d’Urto, annunciando la nascita di un coordinamento di associazioni unite dal progetto “Andria Verde”, volto a migliorare la qualità della vita della città attraverso la messa a dimora di centinaia di alberi e le attività sociali ad essa connesse.

«Riteniamo che le problematiche ambientali siano, al giorno d’oggi, di primaria importanza in qualsiasi politica che si rispetti perché imprescindibili da una qualità di vita decorosa e per assicurare un futuro alle prossime generazioni. La crisi climatica è sotto gli occhi di tutti, anche del più riottoso negazionista. La totalità degli scienziati che studiano il clima sono d’accordo che tale crisi è stata provocata ed accelerata dalle attività umane e, allo stesso modo, concordano che uno dei rimedi più importanti per limitarne gli effetti catastrofici, è piantare alberi.

Noi cittadini possiamo agire, localmente, principalmente in due direzioni per evidenziare pubblicamente un cambio di direzione su come si percepisce l’ambiente: organizzare giornate di pulizia per raccogliere l’immondizia che ormai sta sommergendo il nostro territorio grazie all’inerzia delle istituzioni, e………………… piantare alberi. Piantare alberi nelle scuole, negli oratori, nei giardini privati, nelle aree attualmente abbandonate e ovunque ci siano spazi vuoti.

Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che avere più alberi significa:

  • contrasto ai cambiamenti climatici;
  • migliore permeabilità all’acqua del suolo cittadino e di conseguenza minore erosione;
  • mitigazione delle temperature estreme estive;
  • meno polveri sottili nell’aria;
  • più bellezza;
  • più biodiversità;
  • più aree di svago;
  • meno aria contaminata.

Tra l’altro, tutti gli studi dimostrano che la presenza di parchi e giardini (e di bellezza di cui essi sono una componente primaria) riduce l’incidenza della criminalità e della violenza in genere.

Come coordinamento di associazioni (Legambiente, 3 Place, Tuttaltro, Onda d’Urto) abbiamo lanciato il progetto “Andria Verde” che prevede più fasi.

Una prima fase già è partita: si tratta della richiesta al Commissario prefettizio di indicarci quali aree, in una lista di circa una ventina di luoghi inclusi nel centro urbano, sono destinate dal piano regolatore a verde urbano e suscettibili quindi di essere i luoghi delle future piantumazioni. Siamo ancora in attesa della risposta, dopo che la richiesta è stata depositata e protocollata in data 10 dicembre 2019.

La seconda fase prevede la piantumazione vera e propria che coinvolgerà, oltre alle associazioni coinvolte nel coordinamento, qualunque cittadino che lo volesse. La piantumazione avverrà sia nelle aree libere indicateci del Comune, sia in altri luoghi quali scuole e ambiti parrocchiali. In questa fase verranno anche implementati programmi di partecipazione a lungo termine, come quello denominato Habete Cura che si occuperà di coinvolgere quanta più gente possibile nell’allevamento di alberi a partire dal seme, alberi che serviranno poi nelle future piantumazioni.

Saranno utilizzate specie autoctone (principalmente querce, bagolari, carrubi, pini) e il coordinamento avrà il compito di organizzare la logistica.

La terza fase sarà quella del progetto a regime. Ogni associazione del coordinamento si preoccuperà, per un periodo minimo di 5 anni, di fare la manutenzione di una o più aree e di continuare a svolgere azioni pratiche (nuove piantumazioni) e di sensibilizzazione in esse. Ciò non escluderà che, prima o poi, il Comune possa intervenire per dotare le aree di arredi quali panchine, viottoli pavimentati, illuminazione, ecc….

Gli obiettivi qualitativi di Andria Verde sono stati già esplicitati, quelli quantitativi li elenchiamo di seguito:

  1. raddoppiare l’area totale del verde urbano, attualmente ferma a circa 20 ettari (ossia circa 2 mq per abitante, superficie infima se paragonata alla media europea);
  2. piantare almeno 500 alberi entro marzo 2020;
  3. coinvolgere almeno 1000 volontari in tutte le attività.

Noi, come cittadini che vogliono essere parte attiva della vita e nella pianificazione di una Andria migliore, faremo la nostra parte, chiediamo fortemente che le istituzioni facciano la loro dandoci tutto l’appoggio richiesto dalla situazione, a cominciare dall’indicarci le aree idonee come richiesto dall’ormai lontano 10 dicembre 2019».