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Nuova tangenziale o messa in sicurezza dell’ex 98? Non è escluso lo spostamento dei fondi

A renderlo noto con un documento è la presidenza del Consiglio dei Ministri

Uno spiraglio sul possibile riutilizzo dei fondi destinati alla realizzazione della nuova tangenziale di Andria sembra aprirsi: è quanto si evince dalla risposta fornita dal dipartimento per la programmazione della politica economica della presidenza del consiglio dei ministri fornita rispetto ad un quesito posto dall’onorevole D’Ambrosio. La vicenda è stata al centro del dibattito politico andriese alcuni mesi fa quando alcune associazioni cittadine hanno definito inutile l’opera che dovrebbe nascere nei pressi del tratto andriese della ex Statale 98.

Un’arteria parallela rispetto a quella esistente alla cui realizzazione si oppongono anche numerosi proprietari dei suoli che sarebbero attraversati da questa opera che depaupererebbe una zona olivicola di pregio.

L’idea di spostare i fondi destinati alla realizzazione di questa nuova opera all’allargamento e messa in sicurezza della strada esistente non era sembrata percorribile. La lettera inviata all’onorevole d’ambrosio dal capo dipartimento per la programmazione della politica economica della presidenza del consiglio dei ministri, avvocato Mario Antonio Scino, non sembra esluderla del tutto però: anzi indica l’eventuale istruttoria: di cui dovrebbe farsi carico la regione in quanto beneficiaria delle risorse.

Ed afferma anche che qualora si renda necessaria la sottoposizione della progettualità al CIPE (il comitato interministeriale per la programmazione economica) il dipartimento guidato dall’avvocato Scino provvederà ad istruire la proposta che venisse formulata dal minstro per il sud. Sul tema nuova tangenziale una conferenza stampa era già stata convocata per lunedì 25 novembre dalle associazioni che a marzo avevano sollevato la problematica e coordinate dall’avvocato michele di lorenzo legale dei proprietari dei suoli ricorrenti contro la realizzazione dell’opera.

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