Hanno tentato un paio di volte, nel weekend, di occupare una abitazione popolare dell’ARCA Puglia nel quartiere di San Giuseppe Artigiano ad Andria con asce e picconi. L’immediato allarme di residenti e vicini ha permesso di metter in fuga, entrambe le volte, coloro i quali stavano tentando di entrare nell’appartamento dopo aver forzato anche il portone di ingresso del palazzo. Un appartamento che comunque sarebbe stato restituito all’Ente di Edilizia Pubblica nella giornata di oggi dai familiari del precedente assegnatario dopo il decesso avvenuto nelle scorse settimane.

Necessario l’intervento, nella giornata di ieri, della Polizia Locale e successivamente della Multiservice: si è preferito murare completamente l’accesso all’abitazione in attesa della riassegnazione che ci dicono, dall’ente comunale, si cercherà di rendere il più rapido possibile. Già nei giorni scorsi, in realtà, altro episodio inquietante con il tentativo di accedere ad un’altra abitazione di edilizia popolare, attualmente assegnato e con una famiglia all’interno, sempre nello stesso quartiere a poca distanza da quella che sarà la nuova Questura della BAT. Particolarmente scossi proprio i residenti nelle due palazzine al centro di questi tentativi. Palazzine in cui sono tanti gli assegnatari anziani, con diverse problematiche anche fisiche e che chiedono, inevitabilmente, la massima attenzione verso la sicurezza ed il rispetto delle regole.

E’ una battaglia spesso della disperazione, in realtà, tra chi ha necessità di quegli alloggi popolari, chi è più aggressivo da tentar di entrarne in possesso senza rispettare le regole e chi già vi abita o è assegnatario degli appartamenti e che vive nella paura di poter tornare a casa e non trovare più la sua casa disponibile come accaduto qualche tempo fa ad un anziano a Trani. Un problema che va affrontato dalle istituzioni coinvolte con il massimo tempismo e con l’umanità e la rapidità che spesso la burocrazia, sfortunatamente, svilisce.