Home Attualità Regolamento dehors: il TAR stoppa la demolizione delle strutture su Corso Cavour

Regolamento dehors: il TAR stoppa la demolizione delle strutture su Corso Cavour

Il ricorso degli esercenti sarà discusso il 13 novembre prossimo

Dehors si, dehors no. Continua la querelle nella Città di Andria per le strutture esterne degli esercizi commerciali di ristorazione. Adesso si è passato alle aule di tribunale ed ai ricorsi e controricorsi che per ora lasciano tutto invariato. Un regolamento, infatti, quello approvato dal commissario straordinario Tufariello nel mese di luglio scorso che non è piaciuto a diversi commercianti del centro che, con l’ausilio di Confesercenti e Confcommercio, hanno presentato un ricorso al Tar di Puglia per l’annullamento del documento con il ritorno a quello approvato dalla vecchia amministrazione comunale ad inizio anno. Ma l’attuale amministrazione commissariale ha tirato dritto per la sua strada e, nonostante il ricorso pendente in discussione il 13 novembre prossimo, ha scelto di diffidare i commercianti di Corso Cavour, ricadenti nell’area individuata con il numero 3, all’immediata demolizione delle strutture esterne. Nuovo ricorso al Tribunale Amministrativo di Puglia e stop alle diffide. Le strutture attualmente presenti sulla via, dunque, non potranno esser demolite almeno fino all’udienza collegiale di discussione che sarà proprio a metà novembre. Il nuovo ricorso con la richiesta di sospensiva, sempre redatto dall’Avv. Fulvio Mastroviti, è stato accolto con il carattere dell’urgenza e della gravità da parte del Tribunale Amministrativo. Dunque per ora nessuna demolizione per le strutture ricadenti nell’area 3 e cioè per i commercianti ricorrenti di Corso Cavour e Piazza Imbriani in attesa della prima udienza colleggiale e di un eventuale decisione del Tar di Puglia.

«L’udienza collegiale di discussione del ricorso in sede cautelare fissata per il prossimo 13 novembre sarà determinante – spiega l’ex assessore alle attività produttive Pierpaolo Matera – È un primo passo importante! Speriamo bene per la nostra economia e per gli imprenditori coinvolti».

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