Dopo la tempesta, ecco la quiete. Ad Andria quello appena trascorso è stato un weekend all’insegna del cambiamento, seppur forzato. L’improvviso – ma chissà quanto inatteso, questo lo sanno solo i diretti protagonisti – addio di Alessandro Potenza alla panchina biancoazzurra ha aperto le porte al ritorno in sella di Giancarlo Favarin.

L’allenatore originario di Pisa ripartirà quindi da un ambiente che conosce e lo conosce, reduce dalla salvezza conquistata con la Lucchese, nonostante un club in profonda crisi economica tanto da non completare l’iscrizione, attraverso i playout. L’ultima panchina di Favarin con i toscani risaliva all’8 giugno, al Ventura di Bisceglie. Stesso campo al quale lo lega una delle vittorie più sentite ottenute sotto la sua gestione: 21 dicembre 2014, campionato di serie D. Blitz esterno della Fidelis guidata da Fabio Moscelli, autore di una punizione impressa nella mente dei tifosi biancoazzurri. Quasi un segno del destino per un condottiero che la piazza non ha mai dimenticato, capace di guidare la Fidelis alla vittoria del campionato in D e quindi al salto di categoria nel 2015 e alla salvezza in Lega Pro nella stagione 2016/2017.

“Non poteva esserci scelta migliore in un momento così delicato” è il commento quasi unanime dei tifosi in risposta all’annuncio dell’ingaggio dell’allenatore – e del suo vice Giovanni Langella, anche lui molto apprezzato dalle parti del Degli Ulivi – sui social della Fidelis. Questa sera alle 18, nella conferenza di presentazione in programma nel centro Quarto di Palo, ci sarà modo di riabbracciarlo. E riprendere insieme un cammino interrotto, ma solo virtualmente. Con entusiasmo, quella componente che Andria rischiava di disperdere nel primo weekend di luglio.