Dopo l’agguato mortale avvenuto ieri sera in Villa Comunale, a parlare è il consigliere regionale Sabino Zinni.

«Vedere quella macchia di sangue sul pavimento, a pochi metri da un parco giochi, è qualcosa che prende allo stomaco. Ad Andria non si è sparato per strada, a bruciapelo, per anni, poi si è tornati a farlo un anno e mezzo fa, a San Valentino, e infine ieri, in centro, in una zona affollatissima. È chiaro che si sta andando verso uno scontro interno alla criminalità organizzata, criminalità che diventa sempre più spavalda. Visto però che sono “organizzate” le forze del male, credo che per contrastarle debbano essere “organizzate” anche quelle del bene. Senza lasciarsi andare a colpi di testa e proposte estemporanee. Non è compito della politica mettersi a dire alle forze dell’ordine come agire repressivamente nei confronti di questi criminali. Le forze dell’ordine sanno benissimo fare da sole, e sono convinto che la loro risposta sarà dura ed efficace. Compito della politica è invece lavorare perché la parte buona della città non smetta di sentire Andria come la propria casa, e non inizi a pensarla come qualcosa di cui aver paura. Non ci sto a vivere in una città in cui “chi non terrorizza si ammala di terrore”, non è questa la città in cui sono cresciuto e per cui mi prodigo quotidianamente. E sono sicuro di non essere il solo a non starci: questi balordi lo capiranno!».