Il 18,6% di giovani pugliesi, tra i 18 e i 24 anni, abbandona il percorso di istruzione e formazione senza averlo concluso. Per superare questo dato la Regione Puglia ha deciso di investire più di 10 milioni per un progetto mirato a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica.

L’Assessore regionale all’Istruzione, Formazione, Lavoro, Sebastiano Leo ha voluto prestare un’attenzione specifica del problema analizzato a fondo da ORSIF (Osservatorio Regionale dei Sistemi di Istruzione e Formazione in Puglia) con uno studio su “Dispersione scolastica e fenomeni connessi: analisi multidimensionali a livello comunale in Puglia” elaborato da ARTI (Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione). Lo studio dà una chiave di lettura che da una parte evidenza la dispersione scolastica a livello comunale, dall’altro gli indicatori di disagio sociale dove il rischio di atteggiamenti illegali e penalmente rilevanti è più alto.

«Puntiamo al successo formativo di ogni singolo giovane – afferma l’assessore regionale all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro, Sebastiano Leo – per questo ritengo sia necessario prendere per mano innanzitutto chi ha abbandonato gli studi e rischia di trovarsi ai margini della società perché difficilmente può trovare lavoro senza adeguate competenze. La Regione Puglia ha una visione ad ampio raggio, dello sviluppo dei territori che a nostro parere passa dalle competenze e dai saperi. In questa filosofia si inserisce il contrasto della dispersione scolastica che combattiamo, tra le altre, con percorsi professionali triennali che si sono dimostrati estremamente efficaci per riportare gli under 18, tra i banchi di scuola. I tassi di abbandono, all’interno di questi percorsi formativi, sono molto ridotti dandoci ragione delle scelte fatte. Le nostre politiche poggiano sui fatti e portare in giunta regionale provvedimenti che danno ai giovani speranza per il loro futuro è per me fonte di grande soddisfazione».

Il dato pugliese che maggiormente preoccupa l’Assessore riguarda i 5 punti percentuali di scarto tra la media regionale di giovani 18-24enni che abbandonano gli studi e il corrispondente parametro nazionale. Vi è inoltre un incremento dell’abbandono degli studi passato dal 16,9% al 18,7%, tra il 2016 e il 2017 (mentre nel Sud Italia è rimasto sostanzialmente stabile). Il progetto intende offrire una formazione triennale attraverso la quale i giovani possano acquisire una qualifica professionale che consenta la collocazione nel mondo del lavoro.

Il tema della dispersione scolastica coinvolge 22 Comuni pugliesi a cui sono destinati 10.610.820 euro destinati all’erogazione di 22 corsi, al termine dei quali gli under 18 potranno acquisire una qualifica professionale. Sette percorsi formativi sono riservati a ciascun comune capoluogo di provincia, con l’eccezione di Bari che, essendo capoluogo regionale e comune più popoloso della Puglia, avrà due corsi.

I restanti percorsi formativi si terranno: 5 in provincia di Bari, 3 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Brindisi, Foggia e Taranto, 1 in provincia di Bat. È già stato pubblicato sul Burp l’avviso per la presentazione dei progetti relativi ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) che mettono al centro l’allievo e il suo successo formativo.

Per i criteri di attribuzione dei fondi si è tenuto conto della popolosità dei comuni pugliesi che, secondo i dati Istat, vede tutti i comuni capoluoghi di provincia tra i primi 7 Comuni per densità abitativa, mentre per Bat sarà Andria il capoluogo beneficiario perché ha il più alto tasso di dispersione scolastica rispetto agli altri due capoluoghi di provincia. I progetti possono essere presentati dai soggetti/organismi formativi inseriti nell’Elenco Regionale degli Organismi accreditati.