«È apparso in questi giorni per le vie di Andria un manifesto che pubblicizza un convegno dal titolo “La pastorale verso i bambini, i lavoratori e i migranti: da mons. Di Donna a Don Riccardo”. L’appuntamento è previsto presso la Sala Conferenze del Museo Diocesano di Andria. Fin qui nulla di particolare, ma si resta di stucco quando si arriva a leggere i nomi dei promotori ed organizzatori del convegno, nonché i partecipanti. Promotore dell’incontro infatti, in qualità di presidente del centro studi “Don Riccardo Zingaro”, è l’ex sindaco di Andria avv. Nicola Giorgino. Che Giorgino promuova un incontro sui bambini, i lavoratori, i migranti, sembra inopportuno per diverse ragioni». Intervengono così, in una nota congiunta, Antonio Griner del Partito Democratico Andria e Pasquale Colasuonno de L’Alternativa.

«Giorgino – si legge – da sindaco ha chiuso le porte del nostro Comune in faccia alle mamme di tanti bambini che protestavano civilmente contro gli aumenti esorbitanti dei buoni pasto per gli asili e per le scuole dell’infanzia, questo ce lo ricordiamo tutti.

Giorgino è quello che ha messo in strada centinaia di lavoratori, specialmente delle cooperative sociali. Ha illuso continuamente in questi anni tante piccole aziende locali che oggi si ritrovano indebitate per colpa sua e che, non ultimo, si sono visti recapitare la proposta del Comune a rinunciare al 50% dei propri crediti.

Giorgino inoltre è ormai un’esponente locale di punta della Lega, partito simbolo di una politica scellerata sull’immigrazione, volta solo ad acuire l’odio sociale e il respingimento dei nostri fratelli che vengono da luoghi in cui imperversano guerre e terrore.

Oltre a chi promuove un tale incontro è inopportuna anche la concessione del patrocinio del Comune di Andria. Proprio con la gestione commissariale ci si sta rendendo conto della enormità del debito dell’ente comunale, debito causato proprio dall’ex sindaco Giorgino e dalla sua amministrazione. Aver concesso il patrocinio purtroppo mina la terzietà e la discontinuità dei commissari rispetto all’amministrazione precedente, condizione imprescindibile per poter ridare credibilità e serietà al tentativo di risanamento finanziario del nostro Comune.

Infine è inopportuno il luogo in cui è stato autorizzato tale evento: il Museo Diocesano, già “Casa Sociale – Comunità dei Braccianti”.

È stato questo un luogo voluto da don Riccardo Zingaro per braccianti e disoccupati, luogo simbolo di accoglienza. Don Riccardo Zingaro, promotore delle scuole cattoliche dell’infanzia non può essere in alcun modo accostato ad un ex sindaco che invece ha contributo a creare disoccupazione e sconcerto proprio tra le scuole dell’infanzia andriesi.

Auspichiamo – concludono – che i patrocinanti e gli autorevoli partecipanti possano riflettere sull’inopportunità di sostenere una tale iniziativa, promossa da parte di chi nella sua decennale azione politica ha creato i disagi più grossi proprio a bambini, lavoratori e migranti. Papa Francesco ha detto “Gesù Cristo ci chiede di non cedere alla logica del mondo: prima io e poi gli altri! Invece il vero motto del cristiano è “prima gli ultimi!”. “Prima gli ultimi” ci sembra ben diverso da “Prima gli italiani” e speriamo che le parole del Santo Padre possano far riflettere qualcuno».