«A pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca e qui tra indizi e presunte coincidenze tutto farebbe pensare a un accordo tra Emiliano e l’ex commissario regionale di Forza Italia, Vitali».

Ad affermarlo è il consigliere regionale di Forza Italia Nino Marmo.

«Primo indizio: Vitali che, quando era ancora il commissario del partito, voleva a tutti i costi Massimo Cassano candidato sindaco a Bari. La coincidenza, invece: lo stesso Cassano, peraltro candidato al parlamento da Vitali ma non eletto, riceve una bella e corposa (e illegale, perché non prevista dalla legge istitutiva) nomina da Emiliano a commissario dell’Arpal. Altro indizio: un fedele sodale, di Vitali che si fregiava di mirabolanti incarichi nel nostro partito, sempre affidati dall’ex commissario, che ha candidato sua figlia alle elezioni comunali di Bari in una lista a sostegno di Decaro! Se tutto ciò non bastasse arriva il carico da novanta: ci è giunta voce che Emiliano vorrebbe nominare un fedelissimo di Vitali nel collegio dei revisori della ASL di Taranto, cosa che peraltro avrebbe scatenato una furibonda lite nella giunta regionale. Il presunto incaricato sarebbe l’ex coordinatore provinciale di Fi Taranto, di cui Vitali aveva anche proposto la candidatura alle politiche, poi bocciata da Roma. Bene, a questo punto sarebbe lecito porre una domanda: il senatore ‘forzista’ sta con il presidente pugliese? Se si, lo dica chiaramente. Sorge solo un dubbio, se ciò fosse confermato: il senatore ha detto a Toti, dopo aver aderito alla sua iniziativa, di stare con il centrosinistra in Puglia? O il progetto ondivago e poco chiaro del presidente della Liguria, “la nuova cosa bianca”, si basa proprio sulla politica di democristiana memoria dei due forni? Quella utilizzata da Casini per anni! Riflettano parecchio perché in passato questo modo di fare non ha portato molto bene».