Era giugno del 1984 quando un manipolo di ragazzi adolescenti assieme ai loro docenti decisero di costituire ad Andria il CALCIT, un’associazione di volontariato che aveva come simbolo il colore verde della speranza ma che avrebbe avuto nel suo DNA la forza di tramandare alla popolazione ed in particolare alle generazioni future, la necessità di costruire percorsi di prevenzione per quello che cominciava ad esser sempre più il male del secolo e cioè il cancro. In 35 anni tanto è cambiato e quei ragazzi e quei docenti ieri hanno potuto vivere una full immersion in una giornata fatta di ricordi e testimonianze, in una giornata in cui si sono definitivamente riannodati i fili con l’Istituto “Vittorio Emanuele III – Dante Alighieri”, la scuola nella quale nacque proprio il CALCIT a seguito della prematura scomparsa del Prof. Forte, una vera e propria istituzione e che scosse non poco proprio i discenti ed i docenti.

Una giornata iniziata già al mattino con una idea importante nata proprio all’interno dell’Istituto e cioè quella di creare uno spazio apposito da dedicare al “Giardino dei Ricordi”, un luogo che sarà ad imperitura memoria e sarà coltivato e difeso dai più giovani. L’idea è quella di poter ricordare proprio docenti ed ex studenti che non ci sono più a causa della malattia.

Nel pomeriggio, invece, spazio ad un evento che ha coinvolto appieno sia il CALCIT che la “Vittorio Emanuele III – Dante Alighieri” con ampio spazio alla musica attraverso il coro dell’istituto diretto dal maestro Vittoria Giannini, ad intervallare i ricordi, le testimonianze e le relazioni degli esperti, per raccontare il viaggio dell’associazione in 35 anni di attività tra passato, presente e futuro.

Una serata fatta di tanta emozione, un’emozione che ha unito i tanti partecipanti all’interno dell’ampio teatro dell’Oratorio Salesiano di Andria, un’emozione che ha attraversato generazioni per giungere con un messaggio forte e chiaro di speranza ed azione anche per il futuro.