Il pericolo corre sulle strade ma non solo per la distrazione degli automobilisti o per lo scarso senso civico nel rispetto delle regole. Spesso il pericolo corre sulle strade per un motivo ben più grave: il completo abbandono nella manutezione delle arterie stradali. Ed allora sotto la pioggia battente abbiamo iniziato un tour che ci porterà, nelle prossime “puntate”, a scovare il disastro delle strade in questo territorio, siano loro di competenza comunale che provinciale. Partiamo subito dalla parte esterna della Città di Andria ed in particolare da una delle arterie più trafficate del nord barese e cioè la SP2. La strada provinciale ad una sola corsia che collega Andria alla borgata di Montegrosso e teatro, inutile ripeterlo, di incidenti gravissimi e mortali in diversi punti. Provare per credere, come al solito: i circa 18 chilometri che bisogna percorrere a partire dalla città per arrivare alla borgata, sono costellati da pericoli costanti e grosse buche che diventa difficile anche riuscire ad evitare soprattutto con la pioggia. L’asfalto in diversi punti è spaccato tale da render difficile anche riuscire a tenere una telecamera ferma nonostante i moderni stabilizzatori d’immagine.

Ma la situazione più complessa si registra proprio nei pressi di Montegrosso dove si sono riaperte, lo avevamo già denunciato tempo addietro, delle grosse buche che rendono la circolazione veicolare davvero complessa in una strada che è caratterizzata dall’alto flusso anche di Tir e camion oltre che di vetture. Circa 10 chilometri di quella strada di competenza della Provincia BAT, lo ricordiamo, sono al centro di lavori di ammodernamento per il raddoppio e la messa in sicurezza. Un progetto da circa 28 milioni di euro partito da oltre due anni e mezzo ma che ad ora vede un lento incedere. Nel frattempo il tratto centrale della strada è sempre più rovinato e pericoloso ed urgono interventi rapidi e duraturi. Per i restanti 9 chilometri circa, invece, c’è un progetto finanziato per l’ormai famosa Tangenziale Ovest con un nuovo tracciato tra gli ulivi. Un progetto al centro di numerosissime polemiche e che non piace a nessuno nonostante l’iter sia in stato avanzato e vi siano a disposizione oltre 23 milioni di euro. Nel frattempo, comunque, c’è da mettere in sicurezza il tratto attuale fatto anche qui di buche e diversi punti in cui con la pioggia c’è un pericolosissimo effetto aquaplaning.

Ci spostiamo poi a quella che è la tangenziale vera e propria della città di Andria. Cambia la competenza che diventa comunale, ma non cambia l’effetto della strada. Una tangenziale che negli ultimi nove anni ha subito ben due importanti sistemazioni. Il primo tratto, quello ad una carreggiata, è stato completamente rifatto per circa 6 chilometri tra 2014 e 2015 anche se lo stato attuale è nuovamente disastroso con pericolosissime buche a farla da padrona soprattutto nei pressi dell’uscita per via Bisceglie. Il secondo tratto, quello raddoppiato ed a quattro corsie, è stato inaugurato nel 2010. Circa 2 chilometri che ormai sono sprofondati ed in cui l’asfalto ha ceduto sotto il peso dei mezzi rendendo quel tratto ormai impercorribile. Insomma il pericolo corre senza dubbio sulle strade a causa della distrazione o dello scarso senso civico, ma il pericolo spesso è procurato anche dalle condizioni disastrose delle strade stesse. Urgono interventi rapidi.