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Forza Italia e il consigliere provinciale Lorusso: «Provincia e GAL ostaggi di squallide alchimie di potere»

La nota congiunta con FI Andria, Bat e l'esponente di "Insieme per la Bat"

«“Quer pasticciaccio brutto…” lo avrebbe definito Carlo Emilio Gadda, mutuando il titolo del suo più famoso romanzo, anche se non ambientato in via Merulana a Roma bensì in piazza San Pio X ad Andria, sede della Provincia di Barletta – Andria – Trani. Una Provincia, dunque, ostaggio di assurde alchimie di potere da parte dell’ex Presidente, Nicola Giorgino. Una scelta sciagurata e priva di qualsiasi legittimazione politica che sta provocando un corto circuito per un Ente già provato dalle ristrettezze e anomalie della legge Del Rio». Intervengono così, in una nota congiunta, Forza Italia Andria, Bat e il consigliere provinciale di “Insieme per la Bat” Gennaro Lorusso.

«Cosa è accaduto nelle scorse ore? Proviamo a fare un riepilogo. E’ accaduto che per il Consiglio Provinciale che avrebbe dovuto tenersi nella giornata del 13 maggio, è avvenuta una doppia convocazione, grazie ad una spericolata interpretazione della normativa vigente da parte dell’apparato amministrativo della Provincia stessa, non sappiamo quanto autonomo e non nuovo a tali “innovazioni” del diritto amministrativo e del TUEL.

Inizialmente sono stati convocati i consiglieri che dovevano subentrare ai consiglieri andriesi sospesi per effetto del commissariamento del Comune di Andria. Successivamente, questa convocazione veniva annullata prevedendo l’incredibile convocazione degli stessi consiglieri andriesi già sospesi dalla carica con decreto prefettizio.

Insomma, un pasticcio davvero indegno per un Ente pubblico, che noi denunciamo con forza e che non può che avere un unico beneficiario: l’ex Presidente Giorgino, al solo fine di mantenere in piedi ancora per alcune settimane lo “status quo” e le leve del potere, necessarie ad alimentare il proprio consenso in questa fase elettorale pro Emilia-Romagna, impedendo allo stesso tempo ai consiglieri subentranti di esercitare pienamente il legittimo ruolo previsto dalla legge.

A questo proposito, per il tramite del Consigliere Gennaro Lorusso, a cui si è aggiunta per adesione anche la firma della consigliera Di Pilato, è stata depositata una nota-esposto (che qui si allega integralmente) indirizzata al Segretario Generale ed al Vice Presidente della Provincia, finalizzata a chiedere l’immediato ripristino del plenum del Consiglio Provinciale con i consiglieri subentranti, alla luce del pacifico orientamento della giustizia amministrativa rigorosamente applicata dalle    amministrazioni provinciali di tutta Italia.

Tutto ciò sarà reso noto al Prefetto della Provincia di Barletta-Andria-Trani per chiedere il ripristino della legalità in Provincia. L’ex sindaco lasci senza indugio le perdute residue poltrone, alle quali ancora è incollato e abbarbicato, compresa quella del GAL “Le città di Castel del Monte”, anche se sappiamo bene che il GAL è formalmente una società privata e che le dimissioni non sono automatiche.

Tuttavia, è oltremodo inopportuno che egli continui a rappresentare il Comune di Andria nel GAL, visto che non ricopre più la carica di Sindaco e non può certo rappresentare gli interessi di un Ente commissariato e retto da una gestione neutra.

Nel 2010, pur non essendo obbligato, l’ex Sindaco Vincenzo Zaccaro, con un gesto di correttezza istituzionale, rassegnò immediatamente le dimissioni dalla società consortile, consentendo proprio a Giorgino di subentargli, in qualità di nuovo rappresentante legale dell’Ente appena eletto.

Vedremo se a questa sensibilità e correttezza istituzionale, da Giorgino sempre declamata a parole e, per la verità, mai attuata nei fatti, seguiranno atti finalmente con un minimo di coerenza».

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