Home breaking Discarica di Andria, le dichiarazioni dell’ex dipendente Daneco a disposizione della magistratura

Discarica di Andria, le dichiarazioni dell’ex dipendente Daneco a disposizione della magistratura

Altre situazioni rilevanti che necessitano di verifiche approfondimenti

Blitz, analisi da portare a termine, esposti alla Procura. Sono le prime reazioni della classe politica andriese alle dichiarazioni rilasciate alla nostra emittente da un ex dipendente della Daneco, la società che gestiva la discarica di contrada San Nicola La Guardia.

Due le principali affermazioni fatte da questa persona che ha chiesto di non essere riconoscibile: si è detto convinto che il percolato sia finito nella falda acquifera per via della rottura delle protezioni e che possa essere filtrato attraverso il muro che separa il sito per Rsu, nel sito ex Fratelli Acquaviva che era atto ad accogliere rifiuti inerti e non era dotato di quelle protezioni tipiche per prevenire l’infoltrazione del percolato circostanza che ha portato anche ad una procedura europea di infrazione per quella discarica.

L’altro fatto rilevante emerso dall’intervista è che i controlli a sorpresa che venivano effettuati dagli organi preposti sulla discarica di Andria, secondo colui che ci ha rilasciato queste dichiarazioni, erano sempre conosciuti con anticipo di almeno una settimana da chi gestiva il sito consentendo di sistemare ogni situazione che poteva risultare rilevante per le contestazioni delle autorità.

Come avevamo detto in occasione della presentazione dell’intervista a questo ex dipendente Daneco, sono molti i punti di dicussione affrontati nel dialogo alcuni dei quali particolarmente controversi. Per questo abbiamo deciso di pubblicare solo alcuni stralci dell’intervista mentre ci riserviamo di approfondire e verificare tutte le altre dichiarazioni prima di pubblicarle. Fermo restando che il materiale registrato lo mettiamo sicuramente a disposizione della magistratura qualora, anche in conseguenza dell’annunciato esposto presso la Procura della Repubblica di Trani da parte di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle di Andria, dovesse aprirsi un’indagine sui fatti che riguardano la discarica di contrada San Nicola La Guardia.

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