«Si! È tanto vera questa affermazione dell’assessore alla pubblica istruzione Gianluca Grumo! “Si sta facendo una grande confusione…” spero permetta l’assessore di poter correggere tale affermazione, perché chiarezza ancora oggi non è stata fatta sull’argomento mensa!». Interviene così, in una nota, il Comitato Genitori Andriesi, dopo le dichiarazioni di Gianluca Grumo in merito alla refezione scolastica.

«La mala informazione, purtroppo, c’è stata fin dall’inizio – si legge – infatti molti genitori disinformati non hanno scelto con propria coscienza, e noi del c.g.a. tante volte abbiamo bussato alle porte del comune per avere più chiara la questione. Ringraziamo chi ci ha accolto e offerto la possibilità di cercare insieme delle soluzioni, ma la vostra risposta è sempre stata la stessa: “Il comune di Andria è in pre-dissesto e soldi non ne ha per contribuire al servizio mensa”. Noi cittadini non siamo smemorati, anzi ricordiamo bene le tariffe e tante volte abbiamo chiesto la pubblicazione dell’ esito del sondaggio! Ma dov’è? Un documento ufficiale dell’esito non è mai stato pubblicato e stato solo “detto” molti hanno dichiarato di voler usufruire del servizio mensa. Quindi noi genitori ci chiediamo ancora oggi su che base ufficiale avete proceduto con questa gara d’appalto? Tanti genitori lamentano queste tariffe alte, perché il comune non ha pensato bene di darla già in concessione la mensa?

Forse oggi avreste dato la possibilità alle scuole di autogestirsi con un servizio catering dove i costi sono nettamente inferiori e con il piano di solidarietà da lei citato attuando le fasce isee tutti pagherebbero molto meno. Vogliamo precisare che tante volte abbiamo lamentato questo disagio, di certo non dipeso da noi! Cerchiamo di fare chiarezza su questo punto! Crediamo che qualcuno si debba prendere le proprie responsabilità non farle ricadere su noi genitori! Vogliamo ricordare che l’anno scolastico è già partito da 4 mesi e non è stato garantito nessun servizio di refezione scolastica e se questo il vostro compito, ancora oggi non l’avete rispettato! Voi avete il compito di collaborare insieme alle scuole per assicurare il diritto allo studio e non rimandarlo solo alle scuole!

La nostra richiesta è di dare libera autonomia alle scuole senza la ditta appaltatrice pastore – concludono – così che i dirigenti insieme ai genitori siano finalmente liberi di agire in base alle proprie esigenze senza escludere quei bimbi che non potranno partecipare tutti i giorni alla mensa, per colpa di queste tariffe così alte, dando così la possibilità di frequentare tutte le ore scolastiche includendo anche il pasto».