Una sola vittoria nelle ultime cinque partite, che nonostante i quattro impegni interni – contro Nola, Sarnese, Team Altamura e Gelbison – hanno fruttato cinque punti. E un parziale allontanamento dalla zona playoff, oggi distante due punti e con un distacco che potrebbe aumentare in concomitanza con i recuperi delle partite rinviate per neve nel primo weekend del 2019, su tutti quella tra Bitonto e Taranto. Non si può parlare di crisi, ma quella della Fidelis Andria è una frenata: figlia dei tanti elementi ai box (contro la Gelbison erano fuori Cipolletta, Gregoric, Iannini, Cristaldi e Bozic, oltre ad Adamo e Petruccelli) che incrinerebbero le certezze di ogni big d’Europa, figurarsi di una rosa allestita in fretta e furia in estate e reduce da una prima parte di stagione ben al di sopra delle proprie potenzialità. A fronte di un attacco che ha perso smalto e sta pagando l’assenza di Bozic – cinque vittorie e nessun ko su sette partite giocate dal croato – e di Cristaldi, a segno ben 6 volte prima dell’infortunio patito a Gravina, la nota lieta per mister Potenza arriva dalla difesa, rimasta imbattuta nonostante i cerotti contro una Gelbison in grado di segnare 12 reti in trasferta prima di restare a secco al Degli Ulivi. Tra le novità di formazione domenica c’è stato spazio anche per il mediano Vincenzo Carrotta: il 23enne casertano arrivato dal Prato, alla ricerca della miglior forma, si è reso protagonista di un salvataggio provvidenziale davanti ad Addario nel primo tempo. (L’intervista)

L’obiettivo salvezza, con i sei punti di margine sulla zona playout, è ampiamente alla portata del gruppo di Alessandro Potenza. Il girone di andata e la campagna acquisti di dicembre, però, hanno spinto ad alzare l’asticella, così il quinto posto può e deve essere uno degli obiettivi stagionali. Da inseguire senza ansie, ma con la consapevolezza che il recupero degli infortunati potrà restituire alla Fidelis la fisionomia di quella squadra capace di ottenere 12 risultati utili di fila tra la quarta e la quindicesima giornata e di sorprendere tutti. Il prossimo ostacolo si chiama Nardò. Carrotta diffida del gruppo di Taurino, a -1 in classifica ma con un turno da recuperare, e al derby chiede uno scatto in avanti. (L’intervista)