Home Attualità Lo chef Felice Sgarra lascia “Umami” e sbarca a “Grotta Palazzese”

Lo chef Felice Sgarra lascia “Umami” e sbarca a “Grotta Palazzese”

Nuove esperienza nel suggestivo ristorante di Polignano per il cuoco andriese

Il 2019 di apre con il botto per lo chef Felice Sgarra e per il direttore di sala Roberto Sgarra, del ristorante Umami di Andria. La notizia, già trapelata in maniera ufficiosa nell’ambiente dell’enogastronomia Pugliese, è ora ufficiale: Felice e Roberto si accasano a “Grotta Palazzese”.

Condivisione per l’ambizioso progetto è espressa anche dalla proprietà del ristorante stellato andriese: «Il nostro primo sentimento è di gratitudine per quanto costruito e portato avanti insieme ai fratelli Sgarra – commenta Gabriele Leonetti, amministratore dell’Umami.

Una scommessa evidentemente vinta da tutta la proprietà del ristorante che ha deciso, nel lontano 2011 di puntare sulla professionalità e la capacità di due ragazzi allora sconosciuti ma già talentuosi. Così come una scommessa vinta risulta quella di aver seminato e visto pian piano germinare quella cultura del mangiare sano e mangiare bene che il territorio di Andria può continuare ad esprimere.

«Siamo fieri di quello che sta succedendo professionalmente a Felice e Roberto – continua Leonetti – è una grande occasione per loro, sebbene non priva di rischi e difficoltà, ma che con umiltà sapranno ben gestire, ne siamo sicuri. Cosa succederà all’Umami ora? Niente, per vari motivi: il primo è che Felice e Roberto non saranno più dipendenti dell’Umami ma continueranno ad esserne comproprietari; saranno ancora parte attiva del progetto aziendale del nostro ristorante. Cambieremo il timoniere di una nave che ha ormai una rotta ben precisa e in cui ogni membro dell’equipaggio sa già benissimo cosa fare. Abbiamo poi la sicurezza che quello della gastronomia è un mondo in grande fermento e che ci sono sicuramente moltissimi giovani di grande talento pronti a condividere la nostra Vision. Perderete la stella Michelin ora? Quella è una storia ancora tutta da scrivere. Non siamo noi a dare o togliere. Saranno gli ispettori della guida ad attribuire o meno al prossimo chef la stella. A noi spetta solo il compito di cercare di fare al massimo il nostro lavoro con la stessa passione e competenza che ha portato i risultati raggiunti fino a questo momento e a consolidare l’opinione che hanno i nostri clienti».

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