«Ci aspettavamo un secondo mandato del Primo Cittadino della città di Andria Nicola Giorgino capace di portare a completamento tutto ciò che di buono si era creato nella prima consigliatura. E invece no, lotte interne, scalate alle poltrone, continui cambi di partito nulla hanno apportato in termini positivi per la nostra città, se non la desertificazione di quella politica intesa come “ars nobile” e uno stallo amministrativo culminato con l’approvazione del Piano di Riequilibrio nell’ultimo Consiglio Comunale. Sia chiaro fin da subito: ci dissociamo totalmente da questo modo di intendere e praticare la politica, diventato un teatrino indecente che di certo non fa bene al centrodestra cittadino ed allontana sempre di più quegli elettori, che non vedono la risoluzione dei vari problemi quotidiani». Interviene così, in una nota, Salvatore Figliolia presidente dell’Associazione politica culturale Forza Andria.

«Tanti, forse troppi, errori di valutazione – si legge – sulla tenuta finanziaria dell’Ente sono stati commessi in questi anni, e l’approvazione del Piano di Riequilibrio, così come emendato ed approvato è la plastica dimostrazione che un percorso di serio cambiamento è possibile per mettere fine a quello stucchevole balzello di responsabilità e cifre degli ultimi tempi. La politica, oggi come non mai, deve porgere delle scuse per il modo in cui si è amministrata la città negli ultimi anni e la stessa politica deve dare un segnale tangibile di cambiamento, attraverso la riduzione del numero di assessori e la riduzione degli emolumenti del Sindaco, assessori, presidente del Consiglio e consiglieri comunali. I sacrifici devono essere fatti da tutti ed in primis da quella politica che chiede agli andriesi, in questo momento storico, dei sacrifici importanti.

Il tempo delle contraddizioni è terminato, gli andriesi meritano chiarezza e trasparenza, gli amministratori ed i gruppi politici di maggioranza ci dicano senza ulteriori indugi se intendono proseguire con un patto di fine consigliatura per occuparsi solo dei reali problemi di Andria, altrimenti è giunto il tempo di togliere il disturbo e ridare la parola agli elettori. Andria è un paese forte, fatto da gente volenterosa, che saprà rialzarsi, gettare il cuore oltre l’ostacolo per il futuro dei propri figli e delle future generazioni.

Oggi come non mai – conclude – dovremo dirlo in maniera forte e convinta: FORZA ANDRIA!!»