Atto intimidatorio od atto vandalico. Una ritorsione personale od uno scambio di persona. Interrogativi che dovrà appurare l’indagine condotta dai Carabinieri del Reparto Operativo di Bari e coordinata dal sostituto procuratore Silvia Curione del Tribunale di Trani rispetto ad un inquietante episodio di cronaca di cui si è avuto notizia solo ieri ma accaduto qualche giorno fa: una villetta di campagna, in territorio di Corato, di proprietà di un vice brigadiere in servizio da oltre 10 anni presso la Compagnia dei Carabinieri di Andria, è stata distrutta da un incendio. Su uno dei muri della casa rurale è stata rinvenuta anche la scritta “ti devo ammazzare”.
C’è grandissimo riserbo da parte degli inquirenti anche se trapela tutta la preoccupazione del caso. Fortunatamente al momento dell’azione da parte dei piromani, la villetta era disabitata ma i danni alla struttura sono stati ingenti. Le fiamme, sarebbero state appiccate in più punti con una particolare attenzione nell’ammassare mobili e suppellettili per far si che il fuoco distruggesse il più possibile. La scoperta è stata effettuata dallo stesso vice brigadiere recatosi in campagna. Ignoto, come detto il movente, ignoti anche gli autori si cerca di comprendere la natura del gesto.
