I Finanzieri di Andria, all’esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di coniugi andriesi accusati di reati di spaccio aggravato di sostanze stupefacenti.
Nell’agosto scorso, le Fiamme Gialle avevano effettuato una serie di perquisizioni in contrada Finizio, ai piedi di Castel del Monte, rinvenendo una prima piantagione di oltre 500 piante, un casolare adibito a sito di coltivazione, essiccamento e stoccaggio di marijuana, con impianto di ventilazione ed area di essiccazione che dava a sua volta accesso ad un atrio recintato dove sono stati rinvenuti ulteriori 302 vasi, oltre ad un ulteriore quantitativo di stupefacente rinvenuto all’interno della villa pari a 1,5 kg di marijuana essiccata, materiale strumentale alla coltivazione ed essiccazione della sostanza stupefacente. Ad essere sottoposti a sequestro furono anche gli immobili dove fu rinvenuto lo stupefacente, individuati anche in relazione ad un cavo di energia elettrica che, oltre ad alimentare la piantagione celata tra i ciliegi, riforniva anche il casolare e la villa dei coniugi. Le conseguenti indagini hanno consentito di ricondurre la fornitura elettrica al 58enne pregiudicato di origini andriesi al quale nel 2013 fu contestato lo stesso reato.
Il GIP presso il Tribunale di Trani ha perciò disposto la misura cautelare degli arresti in carcere nei confronti dell’uomo gravato da precedenti di polizia, tra gli altri, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, furto, rapina e tentato omicidio. Alla moglie 59enne, destinataria della stessa misura restrittiva, è stata contestata la produzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Entrambi hanno investito il denaro dei traffici illeciti nell’acquisto di proprietà.
