Home Attualità “Storie di (Anti)mafia”, tratto da un testo del compianto Michele Palumbo

“Storie di (Anti)mafia”, tratto da un testo del compianto Michele Palumbo

Sesta serata del Festival Castel dei Mondi

Incontri inconsueti tra attori e spettatori, fatti di confidenze sussurrate in un letto. E racconti di mafia, o meglio di Antimafia, narrate attraverso le storie di quanti hanno cercato di sconfiggerla, a costo della loro stessa vita.

Due momenti diversi, ma ugualmente significativi, quelli che hanno caratterizzato la sesta giornata del Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria. Ad alzare il sipario, è stato uno spettacolo che ha già fatto il giro del mondo, presentato dal 2012 in ben tre continenti e più di 30 città: “Todo lo que està a mi lado”, del drammaturgo e artista visivo argentino Fernando Rubio.

Sette performer femminili e altrettanti letti matrimoniali, disposti in Piazza Catuma, per accogliere di volta in volta, un attrice ed uno spettatore. L’essenza stessa dello spettacolo, che si realizza in quel momento indimenticabile che è l’incontro tra due sconosciuti.

È stato ancora Palazzo Ducale ad ospitare invece l’appuntamento serale del Festival. Sul palco, tre attori andriesi: Antonio Memeo, Domenico Tacchio e Agata Paradiso, che hanno portato in scena uno spettacolo tratto da un testo del giornalista Michele Palumbo (scomparso un anno e mezzo fa). “Storie di (Anti)Mafia”, un viaggio nelle vite di alcuni personaggi simbolo della guerra alla mafia (come Pippo Fava o Peppino Impastato), tutti legati putroppo dallo stesso tragico destino.

Nel servizio l’intervista ad Antonio Memeo, regista e attore.

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