443 anni fa il primo gemito di un rito che si sarebbe ripetuto ininterrottamente accrescendone fascino, significato e prestigio. E’ la spontanea processione dei cittadini andriesi, ma anche dei comuni limitrofi, che accompagnano di mattino presto, a partire dalle 3 puntualissimi, il simulacro della Madonna dei Miracoli dalla Cattedrale cittadina sino alla Basilica nelle campagne andriesi dove fu rinvenuto proprio il quadro raffigurante la stessa Madonna.

Dal 1575, dunque, un rito che si ripete nell’ultimo sabato del mese di agosto con l’inizio ufficiale delle celebrazioni in vista della Festa Patronale della Città in cui si omaggiano sia la Madonna dei Miracoli che San Riccardo. Un fiume di gente, come ogni anno, per i tre chilometri di strada che separano la Cattedrale dalla Basilica, in un ordinato percorso aperto dalla banda sonante a festa e seguito dall’Associazione Madonna dei Miracoli e dai Cavalieri che accompagnano il simulacro. A seguire le autorità religiose e cittadine per un culto trasformatosi nel tempo ma mai abbandonato da una comunità particolarmente legata all’effige della Madonna.

Canti, applausi ed il tradizionale Rosario con una scenografia perfetta che si modifica dalla città alla campagna tra lacrime di gioia e commozione sino alla Santa Messa che chiude una mattinata di buon auspicio sia per campi e raccolti, come era soprattutto in passato, che per le tante intenzioni rilanciate dalle migliaia di fedeli in processione.