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Verso il Consiglio Comunale, sul bilancio si cerca una difficile unità della maggioranza

Due proposte sul tavolo per soddisfare le richieste del MEF. Ieri una riunione

Diversità di vedute, posizioni difficilmente conciliabili. Eppure la maggioranza che sostiene la sindacatura dell’avvocato Nicola Giorgino, dovrà trovare una quadra entro la fine del mese per portare in consiglio comunale il riequilibrio del bilancio che assecondi le prescrizioni che il MEF ha indicato all’ente. Ieri il sindaco Giorgino ha tenuto una riunione con i capigruppo per presentare la sua soluzione alla deficitaria situazione economico – finanziaria dell’ente.

Da quanto trapelato il Primo Cittadino avrebbe quantificato in circa due milioni e mezzo di euro la somma da recuperare con gli aggiustamenti al bilancio che saranno sottoposti al vaglio del consiglio che dovrebbe tenersi, o almeno essere convocato, entro la fine del mese per non incorrere nella diffida alla convocazione da parte della Prefettura. Una situazione debitoria da affrontare, come suggerito dal Ministero, con il miglioramento della riscossione delle tasse e con ulteriori tagli dei costi. Ma dopo il rimpasto di giunta sono molti gli scontenti della maggioranza di Giorgino. E se gli appetiti non saziati o le delusioni delle aspettative sui ruoli in giunta hanno provocato per ora solo schermaglie consumate a suon di comunicati stampa, lo scontro vero potrebbe arrivare proprio sulla questione dei requilibri di bilancio: una parte della maggioranza, quella che presenta i nomi della revocata presidente del consiglio Laura di Pilato, il consigliere Fucci di cui la moglie non è stata confermata in giunta, l’ex colonnello di Giorgino, Antonio Nespoli, che con il rimpasto torna in consiglio comunale con il dente avvelenato, ma anche gli aspiranti assessori delusi Gennaro Lorusso e Antonio Sgaramella nonchè qualcun altro che non ha digerito l’azzeramento senza preavviso della giunta da parte di Giorgino, tutti insieme potrebbero segnare una rottura, che sarebbe definitiva, sui riequilibri di bilancio.

Si riuniranno stasera per discutere sulla posizione da tenere: ritengono che la quantificazione della debitoria a due milioni e mezzo rilevata da Giorgino sia il frutto di un lavoro di ricognizione superficiale e che ritengono potrebbe essere molto vicina ai dieci milioni. L’operazione di rientro da questa debitoria la vorrebbero condurre con la procedura del predissesto: una operazione sollecitata anche dagli uffici e che potrebbe consentire al comune di accedere ad un mutuo per ripianare i debiti. Linea che il Sindaco Giorgino avrebbe già comunicato non esser disposto a sostenere o meglio su cui voterebbe contro. Nè da una parte, né dall’altra invece si intende affrontare un tema considerato scottante ma che è stato sollevato dal MEF: il ruolo della Multiservice che, nessuno lo dice apertamente perchè ci sono in ballo oltre 100 posti di lavoro, ma che andrebbe sacrificata perchè ha un peso eccessivo e scarsi benefici.

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