Altre 24 ore trascorse in maniera interlocutoria. Altre 24 ore, quelle relative alla giornata di ieri, “volate” via senza sostanziali novità. Sono sempre più ridotte al lumicino le speranze di vedere all’opera ancora una volta la Fidelis sul palcoscenico del calcio professionistico ed iscriverla regolarmente per la quarta stagione consecutiva al campionato di serie C. Le possibilità di salvare il salvabile, tuttavia, sono diventate ormai più che flebili.

Domani, intanto, l’Andria verrà esclusa dalla Covisoc per non aver saldato le pendenze ai propri tesserati. Ci sarebbero, per la verità, ancora gli estremi per farlo in extremis e poi chiedere entro lunedì della prossima settimana la riammissione in serie C, che poi dovrebbe eventualmente essere ratificata dal Consiglio di Lega del 19 luglio, ma le chance che ciò avvenga francamente sembrano essere molto basse.

L’ostacolo maggiore da superare, a quanto pare, non sarebbe soltanto la cifra che serve per pagare stipendi, contributi e ritenute ai tesserati, ma anche e soprattutto la massa debitoria accumulata. Gli ultimissimi disperati tentativi, intanto, portano la firma della Fondazione degli Andriesi, la società di capitale aperta non solo agli imprenditori locali ma anche ai tifosi con quote minime di partecipazione, e del sindaco Nicola Giorgino, ma la sensazione è che difficilmente si arriverà alla tanto auspicata fumata bianca.

C’è chi starebbe lavorando, infatti, già ad un “piano B”: iscrivere la squadra al prossimo campionato di serie D con una nuova società versando la quota a fondo perduto pari a 150 mila euro, una somma dimezzata rispetto al passato per operazioni-paracadute di questo tipo.