«La preoccupazione dello studioso sociale non deve basarsi tanto nello spiegare il mondo quanto nel trasformarlo». E’ con questa frase di Ignacio Martìn-Barò, celebre filosofo e psicologo spagnolo nonchè prete gesuita, ucciso in El Salvador durante la guerra civile del 1989, con la quale si spiega l’idea e la teoria della Teologia della Liberazione.

Una traduzione e rilettura del celebre scritto, che ha come titolo proprio “Psicologia della Liberazione” del filosofo spagnolo, per la prima volta in italiano, avvenuta grazie a Mauro Croce e Felice Di Lernia in un libro che sarà occasione di studio e confronto sul tema ad Andria, nell’atrio di Palazzo Ceci il 20 giugno prossimo a partire dalle ore 19. Il giornalista Giuseppe Inchingolo assieme al consigliere regionale Sabino Zinni, discuteranno proprio con Felice Di Lernia curatore del libro con la moderazione di Andrea Colasuonno.

Ricordando la storia, infatti, il 16 novembre 1989, in piena guerra civile salvadoregna, uno squadrone della morte del paese centro­americano uccise il gesuita Ignacio Martín-Baró, per via proprio delle sue posizioni culturali e politiche contro l’oppressione della dittatura e le sue connivenze con gli Stati Uniti d’America. Ignacio Martín-Baró è uno dei maggiori teorici della Teologia della liberazione ma soprattutto, essendo stato docente di psicologia all’Università del Centro America dei Gesuiti, è ritenuto il padre della Psicologia della liberazione.

Le sue opere sono conosciute in tutto il mondo e nel suo pensiero la psicologia deve essere, senza se e senza ma, sempre al servizio delle popolazioni oppresse. Nonostante nel suo nome si tengano congressi internazionali e dal suo insegnamento discendano importanti filoni della Psicologia moderna occidentale, tra i quali la Psicologia sociale e di comunità, Martín-Baró non è mai stato tradotto in Italia. La pubblicazione delle sue opere va quindi a colmare una grande lacuna editoriale e disciplinare del nostro Paese. Per la prima volta vengono infatti raccolti i suoi scritti, impreziositi da un testo introduttivo di Amalio Blanco, docente di Psicologia alla Università Complutense di Madrid e maggiore esperto al mondo del pensiero di Martín-Baró. Completa l’opera un prezioso contributo del linguista e politologo Noam Chomsky, fra i più famosi estimatori del pensiero di Ignacio Martín-Baró.