Home breaking Politiche 2018, il centrodestra non ci sta: «Andria penalizzata»

Politiche 2018, il centrodestra non ci sta: «Andria penalizzata»

Preparato un documento di protesta. Nel frattempo si cerca unità per i prossimi due anni

Che la città di Andria non abbia avuto un granchè di considerazione nelle stanze romane e pugliesi della politica in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo, è un fatto piuttosto evidente. Ma che in una di quelle realtà considerate una “roccaforte” dal centrodestra nazionale ed in particolare da Forza Italia, non vi fosse l’espressione di un benchè minimo candidato in posizione utile per esser eletto in Parlamento, o Camera o Senato, era una ipotesi assolutamente non ipotizzabile alla vigilia. Tramontata a fine dicembre l’idea di Nicola Giorgino, per via della ineleggibilità di un Sindaco in carica non dimessosi entro i 180 giorni precedenti alla data delle elezioni, c’è stato solo un bailamme di voci che si sono rincorse sino all’inverosimile. L’unica ipotesi plausibile che si era materializzata era stata quella del consigliere regionale Nino Marmo, ipotesi poi tramontata in favore di una diversa divisione dei collegi per uninominale e proporzionale.

Una situazione che, tuttavia, non ha lasciato indifferente il centrodestra andriese che all’indomani della consegna delle candidature, si è riunito a Palazzo di Città per decidere come muoversi nei confronti dei vertici dei partiti. Ne è venuto fuori un documento, in via di firma da parte di tutti i consiglieri di maggioranza, in cui il centrodestra si definisce «stupito e profondamente amareggiato per la valutazione superficiale, improvvida ed incoerente operata da alcuni rappresentati dei partiti che compongono la coalizione, in particolar modo dalla dirigenza regionale di Forza Italia. Rappresentanti e dirigente che hanno evitato di dare una degna e autorevole rappresentanza politica ad Andria, città che non esprime alcun candidato in questa fondamentale e delicata tornata elettorale in posizioni adeguate e consone».

Nel documento si ricordano i risultati conseguti negli ultimi anni come centrodestra e a partire proprio dal dato del 2013 per giungere indietro nel tempo e ripercorrere le ultime vittorie costanti. Inimmaginabile, secondo i vertici andriesi del centrodestra, aver premiato altri territori dove negli ultimi anni, invece, non vi sono stati risultati degni di nota. In pratica, dunque, nel documento firmato dalla maggioranza, si chiede una rimozione dei vertici di partito in conclusione perchè «Andria saprà far valere le sue ragioni in Puglia e a livello nazionale affinchè personaggi senza scrupoli e in modo troppo disinvolto vengano messi nelle condizioni di non nuocere mai più politicamente alla nostra città». Nel documento, poi, la maggioranza ricorda il sostengo a Nicola Giorgino in vista dei prossimi due anni di consiliatura sino al termine del mandato. Resta, tuttavia, da chiarire ancora la posizione del Presidente del Consiglio Comunale, Laura Di Pilato, rappresentante di Forza Italia e su cui pende un documento di sfiducia della stessa quasi totalità della maggioranza e di cui si dovrebbe discutere nella prossima assise comunale.

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