Home breaking Dopo le “feci” nuove scritte all’esterno della Biblioteca Diocesana

Dopo le “feci” nuove scritte all’esterno della Biblioteca Diocesana

Campanile: «Appello ad istituzioni e genitori», Don Basile: «Luogo aperto da custodire»

L’ultimo ritrovamento in ordine di tempo è di questa mattina: scritte di ogni genere sul portone di ingresso del Seminario Vescovile da pochissimo nuovamente dipinto proprio per eliminarne altre. Ma il gesto che ha destato più allarme è stato quello di venerdì scorso: alla chiusura della Biblioteca Diocesana “San Tommaso d’Aquino”, luogo di grande cultura e di particolare prestigio, le bibliotecarie hanno rinvenuto un pessimo “regalo” di buon anno confezionato probabilmente da qualche giovanissimo. Con alcune “feci”, infatti, è stato imbrattato interamente l’ingresso della Biblioteca.

In quel luogo antichissimo della Città di Andria, qui dove si compie un costante lavoro teologico e che ha visto transitare generazioni e generazioni di sacerdoti o seminaristi, qui dove da ormai molti anni ha riaperto le porte una vera e propria istituzione culturale cittadina, una biblioteca antica dal valore intrinseco non elitario ma di grande apertura verso il territorio. Qui dove non ci sono più lampioni completamente divelti dopo diversi tentativi di sistemarli, qui dove c’è un fiorente spaccio di droga ma praticamente nessuno riesce ad eradicare questa pratica, qui dove ci sono grosse inferiate per non permettere le scorribande degli scooter, qui dove le feci sono disseminate un po’ dovunque assieme a vetri e quel che resta di un bidone. Qui c’è una zona franca sulla quale è necessario intervenire non a parole ma con i fatti.

Diversi i messaggi di solidarietà giunti dalle istituzioni e dalla politica ma adesso si attendono atti concreti per difendere un presidio che vorrebbe poter solo ritrovare serenità e non più lotta costante con inciviltà e pressapochismo.

Il servizio completo su News24.City.

Exit mobile version